Fare chiarezza sui nuovi accreditamenti del privato convenzionato profit nel settore riabilitativo, le cui ricadute in termini di risorse sembrano penalizzare la sanità pubblica.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “nei giorni scorsi il direttore del Dipartimento medico della Ausl di Bologna e del Dipartimento di riabilitazione interaziendale, Roberto Iovine, è intervenuto in Consiglio comunale nelle vesti di consigliere comunale (PD) per denunciare l’affidamento di “attività riabilitative al convenzionato profit in modo surrettizio, senza dibattito pubblico e trasparente” e affidando tale attribuzione di competenze tramite determine dirigenziali, non transitate dalla giunta né dall’Assemblea legislativa regionali”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se corrisponda al vero la ricostruzione dei nuovi accreditamenti fatta in Consiglio comunale dal dottor Roberto Iovine e, in caso tale ricostruzione sia corretta, quali siano le motivazioni alla base delle decisioni prese tramite determine dirigenziali le cui ricadute in termini di risorse pubbliche sembrano penalizzare la sanità pubblica che niente ha da invidiare a strutture profit accreditate e che già deve affrontare le note difficoltà finanziarie dovute all’insufficienza del Fondo Sanitario Nazionale, all’impennata dei costi energetici e al mancato rimborso completo delle spese extra sostenute dalla Regione Emilia-Romagna per far fronte alla pandemia”.
(Luca Molinari)