Fare chiarezza sui nuovi accreditamenti del privato convenzionato profit nel settore riabilitativo, le cui ricadute in termini di risorse sembrano penalizzare la sanità pubblica.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “nei giorni scorsi il direttore del Dipartimento medico della Ausl di Bologna e del Dipartimento di riabilitazione interaziendale, Roberto Iovine, è intervenuto in Consiglio comunale nelle vesti di consigliere comunale per denunciare l’affidamento di ‘attività riabilitative al convenzionato profit in modo surrettizio, senza dibattito pubblico e trasparente’ e affidando tale attribuzione di competenze tramite determine dirigenziali, non transitate dalla giunta né dall’Assemblea legislativa regionali”. Zamboni ha anche citato alcuni casi specifici a Bologna e a Ferrara su cui chiede chiarezza.
“Le dichiarazioni in questione non corrispondono a realtà”, spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini, che, nello smentire quanto detto da Iovine in Consiglio comunale a Bologna, sottolinea come “nel merito ricordo che la riabilitazione in Emilia-Romagna è pubblica e tutte le attività di accreditamento con i privati in sanità avvengono in maniera trasparente”.
L’assessore Donini ha anche illustrato come tutti i casi specifici citati in consiglio comunale a Bologna che riguardano strutture sanitarie private siano avvenute nel pieno rispetto delle norme. Così come ha detto che dal 1° gennaio 2024 si riattiveranno tutti i posti letto a Cona, in provincia di Ferrara.
Parole alla luce delle quali Silvia Zamboni ha ringraziato Donini per la risposta dettagliata: “Prendo atto che la ricostruzione fatta (in Consiglio comunale a Bologna, ndr) non corrisponde a verità. È un bene che venda data priorità al sistema pubblico”.
(Luca Molinari)