COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Emilia-Romagna/2. Sul fondo statale per la sanità prosegue il dibattito in Assemblea

Prosegue il dibattito fra le forze politiche. Atteso il voto in serata

Lo Stato stanzi il 7,5% del Pil per aumentare le risorse alla sanità pubblica, ovvero aumentando di 4 miliardi di euro il fondo statale. Prosegue in Assemblea legislativa la discussione sulla proposta di legge alle Camere per chiedere maggiori risorse per il Servizio sanitario nazionale.

Marta Evangelisti (Fdi) ha ribadito come “questo progetto di legge sia inaccettabile: chi ha falcidiato il Sistema sanitario nazionale e regionale non può dettare al governo una linea risolutiva. Il governo quest’anno ha stanziato 3 miliardi per la sanità, per i medici e per abbattere le liste di attesa. Nel chiedere soldi la maggioranza dovrebbe spiegare come funziona la sanità in Emilia-Romagna. Dovete spiegare come intendete recuperare gli 87 milioni di ticket non pagati e chiarire le scelte non coerenti con il Piano nazionale in periodo di pandemia evidenziate dalla Corte dei conti. Alla luce dell’operato dei governi precedenti che hanno destrutturato il sistema sanitario pubblico, chiediamo una presa d’atto: nel chiedere i finanziamenti la Regione si scusi con i cittadini per i tagli indiscriminati operati in passato”.

Per Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) “la sostenibilità del nostro sistema sanitario è a rischio. Le cause sono molteplici, a partire da un’errata programmazione del personale. Gli specialisti se possono scappano verso il privato. Le conseguenze sono frutto di scelte errate fatte nel passato e fra le conseguenze ci sono l’allungamento delle liste d’attesa con conseguente aumento del ricorso alla sanità privata o a forme integrative per poter ricevere le prestazioni in tempi sostenibili. La spesa sanitaria cresce ogni anno ma dobbiamo fare i conti con l’approccio politico di chi governa a livello nazionale, che sta dimostrando un approccio sbilanciato verso il privato. Ho voluto presentare un ordine del giorno per chiedere che ogni euro per l’abbattimento delle liste d’attesa venga destinato esclusivamente al pubblico”.

“Bisogna dire chiaramente che dei 3 miliardi di euro stanziati dal governo 2,3 miliardi sono per aumenti del costo del persone, non ci sono quindi tante risorse per le prestazioni sanitarie”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) per il quale “il governo non ha sbloccato i tetti di spesa per il personale, comunque al di là degli aspetti economici bisogna chiedersi quali sono le richieste e i bisogni dei cittadini. In questi anni la Regione ha fatto bene a tenere alti i propri standard di qualità. Bisogna salvaguardare l’intero sistema sanitario nazionale e bisogna cominciare a valorizzare il personale medico e infermieristico”.

“La Regione ha deciso di fare propaganda politica sulla sanità pubblica”, spiega Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “la verità è che il governo Meloni ha stanziato più soldi per la sanità pubblica, tutto il resto è noia. Il governo ha previsto nuove risorse per la sanità dei cittadini: la finanziaria stanzia 3 miliardi in più per la sanità. Con questa legge, invece, la Regione vuole solo fare una sua battaglia politica”.

(Lucia Paci e Luca Molinari)

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