“La Regione dica se è al corrente della procedura di vendita del compendio immobiliare denominato ‘Casino dei Boschi’ a Sala Baganza, in provincia di Parma” che si trova in un’area di pregio immersa nel Parco naturale regionale dei Boschi di Carrega.
Il quesito lo ha posto in un’interrogazione la capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni, la quale, ricordando i pregi del complesso ricompreso nella rete ‘Parchi del Ducato’ e gestito dal 2012 dall’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia Occidentale, evidenzia come già oggi una parte del complesso sia di proprietà privata. “L’Associazione Amici del Parco dei boschi di Carrega – riporta la consigliera – ha espresso incredulità per la scelta dell’Ente Parco regionale di alienare il ‘Casino dei Boschi’, alla cifra di 3 milioni, nell’intento di trovare un soggetto che possa riqualificare il complesso, scongiurandone il declino”.
Barbara Lori, assessora ai Parchi e alla forestazione, ha risposto in commissione Territorio e ambiente, presieduta da Stefano Caliandro.
“L’Ente parco – ha spiegato l’assessora – ha fatto sapere che gli edifici sono per il 40% di proprietà dell’Ente, mentre la villa esistente all’interno è privata. Il cospicuo investimento, necessario per riqualificare gli oltre 4mila metri quadrati coperti, non è sostenibile dall’Ente di gestione. Per evitare il declino si è deciso di vendere. Entro il 31 luglio doveva pervenire un’offerta irrevocabile di acquisto, con deposito di una cauzione del 10%, ma non è arrivata alcuna manifestazione di interesse e si andrà all’asta pubblica”.
Zamboni ha preso atto che “non c’è un compratore e la situazione è di stallo. Mi ritengo soddisfatta che non ci siano speculazioni edilizie, anche perché il bene è tutelato. Resta il fatto, però, che gli edifici sono in pessimo stato di manutenzione e questo non è rassicurante”.
Sottolineando la deliberazione del comitato esecutivo dell’ente di gestione parchi Emilia Occidentale dello scorso 14 marzo, che fissa in tre milioni la cifra per l’alienazione, Zamboni aveva chiesto “in quale fase si trovi la procedura di vendita, considerato che il bando prevedeva la presentazione di offerte entro la fine di luglio”. Si tratta, ha continuato la consigliera, “di un sistema monumentale inserito in un’area naturalistica di pregio, fra cui un giardino all’inglese diventato Parco monumentale.
La consigliera aveva sollecita un giudizio da parte dell’esecutivo regionale: “Si condivide la decisione di mettere all’asta tale bene o, al contrario, si ritiene opportuno adoperarsi affinché il compendio immobiliare denominato ‘Casino dei Boschi’, vista la storia e soprattutto la posizione in cui si trova, incastonato com’è nel cuore del ‘Parco naturale regionale dei Boschi di Carrega’, rimanga di proprietà dell’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Occidentale?”.
(Gianfranco Salvatori)