Fare chiarezza sull’ampliamento dell’area in cui è consentita la caccia all’interno dell’Oasi Montetiffi in provincia di Forlì-Cesena.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che dalla giunta vuole sapere “se, prima di approvare la delibera in questione, abbia considerato, escludendolo, che la drastica riduzione della superficie dell’Oasi di Montetiffi per consentire l’attività venatoria in una vasta area
naturale protetta finisca per compromettere la sicurezza delle persone che abitano nell’Oasi e dei turisti e camminatori che la frequentano”. Zamboni vuole anche sapere “se la giunta non ritenga opportuno accogliere la richiesta dei 400 firmatari della petizione citata in premessa, i quali chiedono alla Regione di aprire un tavolo di concertazione con il coinvolgimento di tutte le parti interessate al fine di riconsiderare trovare soluzioni condivise”.
“La necessità di intervenire nella riperimetrazione dell’area è dovuta al fatto che ci sono stati molti danni da parte dei cinghiali”, spiega l’assessore Alessio Mammi, per il quale “abbiamo provato di aprire un confronto con i soggetti interessati prima di varare la delibera e ricordo come le scelte fatte sono molto tutelanti per la sicurezza delle persone tanto che i cacciatori devono smettere di sparare se ci sono persone nelle vicinanze”. Mammi ricorda che la delibera in questione riguarda uno spazio più ampio di quello di cui si parla nell’interrogazione e che “non c’è riduzione, ma rimodulazione degli spazi oggetto della delibera”.
Parole alla luce delle quali Zamboni si è detta insoddisfatta perché “pare che i riferimenti alla peste suina sia una scusa per ridurre l’intera oasi e il territorio tutelato che, per chi lo conosce, è di grande pregio naturalistico”.
(Luca Molinari)