La Regione spieghi se sono stati eseguiti controlli “sulla liceità delle pratiche esercitate dal collettivo Labas negli spazi di Vicolo Bolognetti e quale sia l’ente preposto a tali controlli” dopo che l’Asl di Bologna ha accertato la mancanza di autorizzazioni.
Al Question time, Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, ha ricordato come la stampa, il 18 ottobre, ha riportato che “nella struttura di Vicolo Bolognetti 2 a Bologna, concessa dal 2017 in gestione gratuita dal Comune di Bologna al collettivo Labas sotto la sigla dell’associazione Nata per Sciogliersi, verrebbero svolte attività commerciali e mediche con un ambulatorio medico-infermieristico e uno ginecologico. Il 21 giugno, prosegue la consigliera azzurra, l’assessore alla Salute, Raffaele Donini, ha risposto di non aver “notizia di determinate mancanze nella titolarità dell’esercizio della funzione che lei richiamava a livello sanitario” ma che avrebbe svolto verifiche sul laboratorio Salute popolare. In seguito, la Regione rispose a Castaldini che “la struttura “Ambulatorio Odontoiatrico Popolare” è stata autorizzata dal Comune di Bologna in data 15/02/2022″. Nel 2019 è stato aperto il laboratorio e Castaldini ha mostrato foto di medicazioni su pazienti, senza camici sterili, e senza sapere se chi lo fa è autorizzato. Distribuzione di farmaci non autorizzate e studenti di medicina non autorizzati a operare.
“Nel 2021 si avvisava – ha spiegato la consigliera – che c’era il tampone sospeso, a febbraio 2022 l’ambulatorio odontoiatrico; a maggio 2023 l’ambulatorio ginecologico” E il 19 ottobre, afferma Castaldini, “il direttore dell’AUSL di Bologna ha affermato di aver fornito alla Regione elementi in merito alla mancanza di autorizzazioni sanitarie da parte di Labas”.
L’assessore alla Sanità Raffaele Donini ha replicato che “la vigilanza è in carico al servizio di Igiene dell’Asl di Bologna. Il laboratorio di Salute popolare è stato autorizzato per l’apertura di un laboratorio odontoiatrico e dopo un sopralluogo è stata data l’autorizzazione. Agirò sull’Asl per avere ulteriori chiarimenti”.
Castaldini si è detta “soddisfatta perché la politica prende una decisione, anche se dopo molti mesi. Alla procura vanno segnalate le cose che non vanno e la mancanza di autorizzazione”
(Gianfranco Salvatori)