Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): fallimentare la raccolta differenziata a Modena

“Ritardi, disservizi nella raccolta dei rifiuti spesso abbandonati, cittadini multati nonostante la loro buona volontà. Bisogna dire loro che si abbasseranno le tasse e si spegnerà l’inceneritore”. La vice presidente Priolo: “D’accordo che la sfida vada affrontata con i cittadini, ma non è un fallimento e la differenziata ha toccato il 79%”

La Regione intervenga, al di là delle responsabilità dell’amministrazione locale e del soggetto gestore nel caso, per eliminare i disservizi nella raccolta dei rifiuti urbani a Modena “con ritardi, a volte anche di giorni, nella raccolta, con rifiuti abbandonati all’aperto per periodi più o meno lunghi, con rifiuti abbandonati addirittura anche nei parchi e nelle aiuole, e in generale disagi non solo per chi conferisce i rifiuti, ma anche per i cittadini residenti o per chi gestisce un’attività economica, con risvolti non trascurabile dal punto di vista dell’igiene urbana e della tutela della salute, mentre solo successivamente, e in ritardo, si è provveduto a cercare un qualche correttivo, come per esempio, individuare e segnalare adeguatamente apposite aree stradali, o comunque pubbliche, da destinare all’esposizione dei sacchi per le frazioni da recuperare”.

Al question time, Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) ha sottolineato di agire subito per non arrivare “a demotivare i cittadini che devono essere considerati i protagonisti della raccolta differenziata, nonché gli interlocutori principali dell’amministrazione, sia locale sia regionale, e non soggetti refrattari alle innovazioni positive o, ancora peggio, unicamente da sanzionare”. La consigliera ha parlato di “approssimazione nella gestione della raccolta, con aumento dei costi, nonostante l’impegno dei cittadini che devono essere messi al centro e non demotivati e multati”.

Alla capogruppo ha risposto la vice presidente della giunta, Irene Priolo: “I nostri obiettivi devono diventare una sfida da affrontare con i cittadini. Quello di Modena non è un modello fallimentare e non credo che il Comune abbia un atteggiamento autoritario. Il porta a porta nelle città è difficile e serve un assestamento. Il percorso è avviato e non è concluso e Modena oggi è al 79% della differenziata”.

Giulia Gibertoni ha replicato che “le cavie sono i cittadini e la città. Io vedo solo controllori, multe, telecamere e ausiliari per sanzionare i cittadini. Serve fiducia reciproca. I cittadini volevano sentirsi dire ‘meno tasse’ o ‘spegneremo l’inceneritore'”. Perché non viene detto? Oggi i cittadini fanno, di fatto, stoccaggio rifiuti per conto di Hera, con i compattatori che raccolgono sacchetti di diversi colori”.

Gibertoni ha ricordato che, dai dati 2022, Modena è ultima in regione per la differenziata. Sono “molti i disservizi” segnalati da quando è “iniziata la trasformazione del servizio di raccolta differenziata, con l’introduzione prima di un sistema misto, poi di un porta a porta parziale, per arrivare a un porta a porta integrale (nel Forese e nel Centro Storico) e un porta a porta misto con raccolta stradale nelle zone residenziali”. I cittadini si sono detti insoddisfatti del servizio, ha continuato la consigliera, “si sono dovuti attendere molti mesi per l’implementazione di correttivi, aggiustamenti e miglioramenti del servizio sulla base dei suggerimenti proposti dai cittadini”. Gibertoni conclude affermando che “appare doppiamente fallimentare quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo nel territorio del comune di Modena relativamente alla raccolta differenziata dei rifiuti, perché oltre all’oggettivo disagio per quanto accaduto si rischia di demotivare i cittadini, che sono i protagonisti della raccolta differenziata e che lo diventano sempre di più al suo progredire”.

(Gianfranco Salvatori)

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