“Evitare l’ennesimo regalo alla lobby dei cacciatori” con l’applicazione della delibera regionale che specifica il calendario venatorio regionale per la stagione 2023/2024. E’ l’invito principale che Giulia Gibertoni (gruppo Misto) rivolge alla giunta regionale in materia di caccia.
La capogruppo, in particolare, critica la decisione di inserire la moretta (Aythya fuligula) tra le specie cacciabili alla pari del posticipo per la chiusura della stagione venatoria per lepri, fagiani, starne e pernici rosse. Ricordando come sul calendario venatorio regionale penda il ricorso presso il Tar regionale per annullamento e sospensione dell’efficacia dell’atto, Gibertoni sottolinea come anche il Tribunale amministrativo dell’Umbria si sia recentemente pronunciato in favore della sospensione della caccia alla Moretta “al fine di prevenire l’uccisione accidentale di esemplari di una specie in condizione critica” come la congenere moretta tabaccata (Aythya nyroca), “specie considerata in pericolo dalla Lista rossa italiana (2021), come richiesto da Ispra in conformità alle indicazioni riportate nel Piano d’Azione Nazionale della Moretta tabaccata”.
In via più generale, inoltre, la consigliera chiede all’esecutivo regionale “se ritenga opportuno, per l’ennesima volta, discostarsi dal parere di Ispra senza aver prodotto un valido fondamento scientifico a sostegno di questa scelta, prestando così il fianco ad una facile impugnazione della delibera regionale davanti al Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna, con ottime probabilità di successo”.
(Luca Boccaletti)