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Mastacchi (Rete Civica): fare luce sull’inserimento lavorativo dei disabili

“Dal 2018 non viene convocata la Conferenza regionale per l’inclusione. E i controlli per concedere i contributi per l’esonero dal lavoro sono solo formali e senza accertamenti. La Regione spieghi cosa è stato fatto negli ultimi tre anni per occupare le persone con disabilità”

Una dettagliata interrogazione alla giunta per sapere quali siano i risultati dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, anche alla luce del fatto che l’ultima convocazione della Conferenza regionale per l’inclusione lavorativa risale al 2018, e per conoscere “quando indicativamente verrà convocata la prossima”.

A chiederlo è Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica. Cinque le richieste avanzate nell’interrogazione, oltre alla data della prossima conferenza. Il consigliere vuole conoscere “quali siano gli interventi realizzati e i risultati ottenuti negli ultimi tre anni”. Sempre in riferimento all’ultimo triennio, la richiesta è di conoscere “quante sono le risorse trasferite ai Distretti socio-sanitari per erogare incentivi per la mobilità casa-lavoro e quali interventi sono stati finanziati”. Mastacchi, poi, chiede alla Regione “se non ritenga opportuno, in merito alla richiesta di esonero contributivo, effettuare anche controlli in loco alle imprese, per verificare ad esempio che le attività di riferimento siano pericolose per la salute, oppure faticose oppure per valutare realisticamente sul campo che non vi siano possibilità di liberare mansioni lavorative con semplici accorgimenti”. Infine, c’è la richiesta di sapere se la giunta “non ritenga utile rendere più trasparenti le informazioni inerenti le imprese del territorio che applicano il contributo esonerativo, coinvolgendo a tal fine anche gli enti locali, avendo presente che comunque i posti di lavoro persi rimangono indisponibili fintanto che le aziende non intendono ridurre il numero dei posti indisponibili”.

La legge regionale 17 del 2005 sposta la considerazione del disabile da  individuo destinatario di assistenza a quello di “una risorsa per la stessa impresa assicurandogli nello stesso tempo una giusta collocazione in azienda”. Dal 2016 è la Regione a finanziare le politiche per i disabili adulti e per la transizione scuola-lavoro dei giovani (oltre ai fondi del ministero del Lavoro e dell’Inps). Ogni anno la Regione approva un piano con obiettivi e linee guida. Il Fondo regionale vuole favorire, spiega Mastacchi, l’inserimento “delle persone con disabilità attraverso azioni di miglioramento e qualificazione dei servizi pubblici resi nell’ambito del collocamento mirato e di rafforzamento e qualificazione degli interventi orientativi, formativi e per il lavoro resi disponibili alle persone”.

Il consigliere conclude affermando che “le sanzioni amministrative versate nel Fondo regionale per l’occupazione dei disabili ammontano a 40.500,29 euro nel 2021, a 55.262,59 euro nel 2022 e a 50.225,82 euro nel 2023, mentre i contributi esonerativi versati ammontano a 15.444.096,79 euro nel 2021 e 25.301.642,01 nel 2022″. I controlli della Regione, però, per concedere il contributo esonerativo sono per lo più “formali e basati sull’esame della documentazione” e le deroghe pluriennali sono spesso concesse “per le medesime motivazioni senza alcun accertamento”.

(Gianfranco Salvatori)

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