COMUNICATO
Assemblea

Educazione. Nel centenario dalla nascita la Regione ricorda il maestro Manzi. Un anno di appuntamenti

Parte simbolicamente il 3 novembre la programmazione delle iniziative promosse dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e dal centro Alberto Manzi per ricordare la figura del “maestro degli italiani” di cui nel 2024 cadono i cent’anni dalla nascita

Un anno di lavoro per ricordare il maestro Alberto Manzi. Parte simbolicamente il 3 novembre 2023 la programmazione delle iniziative promosse dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e dal centro Alberto Manzi per celebrare la figura del “maestro degli italiani”, di cui il 3 novembre 2024 si celebrano i cent’anni dalla nascita.

Grazie ad Alberto Manzi milioni di italiani hanno imparato a leggere e scrivere attraverso una delle prime trasmissioni televisive, “Non è mai troppo tardi”, in onda sulla Rai negli anni Sessanta. “Il maestro degli italiani” è stato pioniere di una didattica inclusiva che ha contribuito all’alfabetizzazione del Paese e per ricordare la sua figura nel centenario dalla nascita è previsto un vasto programma con evento clou il giorno del centenario.

A identificare il ricco calendario di eventi, che comprende mostre, spettacoli, cortometraggi, convegni e progetti educativi, è un logo che richiama l’anniversario, realizzato per l’occasione dall’illustratore Alessandro Sanna, autore anche di una serie di disegni che rappresentano 12 verbi “simbolo” dell’opera di Manzi.

“Alberto Manzi -sottolinea la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti– è stato una delle personalità più originali della pedagogia italiana del ‘900, insignito di premi e riconoscimenti internazionali. Impegnato in una continua ricerca per migliorare la qualità dell’istruzione e autore di una ricchissima produzione di libri per ragazzi, si è battuto per la cultura della libertà e della solidarietà, contro ogni forma di violenza e razzismo, per il rapporto equilibrato tra l’uomo e il proprio ambiente. A lui, nel giorno dell’anniversario della nascita, il ricordo di tutti noi. Con la gratitudine che gli spetta. Perché in eredità ci lascia l’insegnamento più importante: non è mai troppo tardi per imparare. Un grazie sentito va naturalmente al Centro Manzi, per il prezioso lavoro di divulgazione e conservazione dell’opera del Maestro”.

A conferma dell’impegno per far conoscere la figura del maestro Manzi, l’Assemblea legislativa ha appena approvato un protocollo d’intesa con la Società Dante Alighieri, ente che ha il compito di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, per promuovere e realizzare azioni nell’ambito del centenario della nascita di Alberto Manzi, al fine di valorizzare e diffondere il pensiero, la pratica educativa e l’esperienza didattica di Manzi nonché per promuovere e rafforzare lo sviluppo di una cultura pedagogica che riconosca il ruolo del Maestro nell’innovazione della scuola italiana. La collaborazione con la Società Dante Alighieri è finalizzata in particolare a favorire la partecipazione dei comitati, delle scuole all’estero e degli altri soggetti interessati alle azioni comuni promosse nell’ambito del protocollo e alla valorizzazione delle attività formative che saranno elaborate dal Centro Alberto Manzi e che hanno fra i destinatari privilegiati docenti ed educatori.

“Il centenario promosso da Assemblea legislativa e Centro Alberto Manzi -spiega Alessandra Falconi, coordinatrice del Centro Manzi- ambisce ad assomigliare allo stile e ai valori di Alberto Manzi: essere cioè pieno di iniziative nate ‘dal basso’, da ogni rete territoriale desiderosa di interrogarsi sul proprio essere cittadini attivi e pensanti. La strategia di produrre materiali anziché eventi va proprio in questa direzione: permettere a scuole, festival, biblioteche, Comuni, musei, associazioni di poter far parte del Centenario con la propria capacità creativa”.

Il Centro Alberto Manzi ha preparato e prodotto nuovi materiali originali – disponibili sul sito www.centroalbertomanzi.it – rivolti a chi si vuole attivare per organizzare attività ed eventi in occasione del centenario. Fra i materiali, uno spettacolo musicale ispirato al romanzo del 1954 “Orzowei” e due cartoni animati, “Grogh il castoro” e “Testa rossa”. È già disponibile e scaricabile una app per bambini e bambine (scaricabile da Play store cercando Zaffiria flip) dedicata alla favola inedita “Flip il cucciolo”, realizzata in collaborazione con Anci Emilia-Romagna. Una mostra biografica su teli viene messa a disposizione di qualsiasi ente, associazione, biblioteca o spazio pubblico che ne faccia richiesta.

C’è poi il progetto “100 parchi per Alberto Manzi”, in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, che ha come obiettivo quello di individuare 100 aree verdi da intitolare a Manzi facendo rivivere la sua opera. I componenti dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze sono già stati attivati quest’estate come “ambasciatori” del progetto e hanno già segnalato alcune aree.

Diverse le iniziative in itinere. Fra queste il protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, che ha l’obiettivo di mettere a disposizione sulla piattaforma Sofia (Sistema operativo per la formazione e le iniziative di aggiornamento del personale della scuola) un corso di formazione per docenti realizzato a cura del Centro Alberto Manzi, pronto per l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025.

Un ultimo progetto nazionale, che farà da filo rosso al centenario, riguarda il mondo educativo e scolastico nelle regioni più povere del Kaolack e di Tambacounda (Senegal): con la Fondazione Josef e Anni Albers, in collaborazione con gli eredi di Manzi e con il Centro Alberto Manzi, verrà data l’opportunità a tutti i partecipanti alle iniziative del centenario di collaborare all’implementazione dei progetti educativi e scolastici grazie all’organizzazione Korsa mettendo le basi per la realizzazione di una biblioteca intitolata al “maestro degli italiani”.

Il Centro Alberto Manzi, con sede in Assemblea legislativa, è nato nel 2007 e raccoglie tutto il materiale documentale e archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso maestro. Il vasto archivio è a disposizione di studiosi e ricercatori per dare impulso a un filone di ricerca sul tracciato pedagogico e didattico di Manzi, per supportare educatori e insegnanti fornendo idee e strumenti. Fra gli obiettivi, organizzare iniziative culturali e di formazione o di carattere divulgativo, rivolte in particolare a insegnanti, educatori e operatori culturali.

Per approfondire: www.centroalbertomanzi.it

(Lucia Paci)

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