Accelerare il raggiungimento dell’obiettivo “amianto zero” e, in particolare, potenziare gli aspetti inerenti formazione, mappatura dei siti e risorse.
A chiederlo è un’interrogazione di Pd, ER Coraggiosa e Lista Bonaccini a firma di Roberta Mori (prima firmataria), Federico Alessandro Amico, Andrea Costa, Ottavia Soncini e Stefania Bondavalli.
“La Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia a censire sin dal 1996 i luoghi con MCA (materiale contenente amianto) e a varare un Piano di interventi al fine di metterlo in sicurezza (cosiddetto incapsulamento o confinamento), rimuoverlo in parte o in toto dall’ambiente, sia nella forma compatta più diffusa (eternit) sia nella forma friabile e/o volatile derivante da deterioramento del materiale”, spiegano gli interroganti per i quali “fra gli obiettivi implementati dal Piano Amianto 2017, al fine di migliorare quanto finora perseguito, vi è un investimento maggiore sulla comunicazione in materia e sulla formazione, rivolta anche agli amministratori locali con delega all’ambiente e al personale tecnico ed un impegno di collaborazione sempre più stretta tra competenze assegnate alla prevenzione sanitaria e attribuite alla sicurezza ambientale: in particolare, appare di grande utilità per un’accelerazione dei processi descritti e delle buone pratiche invalse, anche alla luce delle relazioni e testimonianze rese nel Convegno succitato, la Cabina di regia di indirizzo e monitoraggio ove sono rappresentate le principali competenze istituzionali e istanze sociali”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se e come, avvalendosi delle sedi di condivisione già attive, si ritenga di rafforzare la formazione sulle norme e buone pratiche in materia di prevenzione del rischio e di sicurezza nonché di rimozione dell’amianto, rivolta fra gli altri agli assessori comunali all’ambiente e al personale tecnico dedicato, e a che punto ci si trovi in Emilia-Romagna rispetto al completamento della mappatura dei siti contaminati, sia pubblici sia privati, ai fini della rimozione completa e smaltimento dei materiali contenenti amianto, e se si intenda stanziare risorse aggiuntive in sede di Bilancio per avvicinare l’esito “amianto zero” su tutto il territorio regionale”.
(Luca Molinari)