La Regione confermi e rafforzi il sostegno al Popolo Saharawi.
Disco verde della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti alla risoluzione del Partito democratico sottoscritta anche da ER Coraggiosa che impegna la Giunta a supportare l’Assemblea legislativa e l’intergruppo assembleare di amicizia con il popolo Saharawi ad organizzare almeno un’iniziativa all’anno per illustrare l’impegno regionale, sia umanitario che politico, verso i Saharawi e a organizzare delegazioni istituzionali, coadiuvate da funzionari tecnici, per recarsi nei territori dei campi profughi Saharawi in Algeria e nei territori occupati del Sahara Occidentale.
“Oltre all’attività umanitaria, l’ente regione ha anche sempre dato supporto di tipo politico nel riconoscimento dei diritti delle popolazioni Saharawi tanto che, nel corso della precedente legislatura, sono state realizzate 3 missioni istituzionali (2016, 2017 e 2018) e 1 missione tecnica (2019), a cui hanno partecipato esponenti politici di maggioranza e minoranza: in tali importanti visite sono stati effettuati incontri con i rappresentanti istituzionali del Governo Saharawi, con i tecnici di Governo, con le Organizzazioni internazionali presenti in loco quali UNICEF, WFP, ECHO, UNHCR nonché con l’Ambasciatore d’Italia in Algeria e con i principali beneficiari locali”, spiega Antonio Mumolo (Pd), primo firmatario della risoluzione, che ricorda come “il 31 marzo 2021 l’Assemblea ha approvato la risoluzione per confermare l’adesione alle iniziative di sostegno al Popolo Saharawi e condannare ogni azione che si ponga in contrasto con i diritti riconosciuti ai sensi dei Trattati internazionali: posizione che la Presidente dell’Assemblea Emma Petitti ha ribadito anche lo scorso 7 luglio alla “Giornata europea di amicizia con il popolo Saharawi” tenutasi a Firenze. In questi anni abbiamo sostenuto progetti finanziati con 650.000 euro”.
“È giusto sostenere ed essere vicino al popolo Saharawi, è un impegno che la Regione conferma ancora una volta anche alla luce del lavoro fatto in questi anni”, spiega Federico Alessandro Amico.
(Luca Molinari)