Tredici artisti emiliano-romagnoli contro la violenza sulle donne. Oli su tela, acrilici, mosaico, collage digitali, tempere, nastro adesivo su legno: l’appello per i diritti ha mobilitato tutte le più antiche e moderne forme di espressione artistiche che si sono ritrovate nella performance curata da Lamberto Caravita inaugurata oggi dalla vicepresidente dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni in viale Aldo Moro e che sarà visitabile fino al 5 dicembre prossimo.
“Rispetto/Respect. Arte contemporanea contro la violenza” è il titolo della mostra allestita in viale Aldo Moro in occasione della “Giornata contro la violenza contro le donne” e che vede esposte opere di Fabiola Baroncini, Anna Boschi, Rita Benzoni, Lamberto Caravita, Antonio Caranti, Barbara Cotignoli, Filippo Giberto, Alessandro Giovannini, Benedetta Jandolo, Lietta Morsiani, Rossella Ricci, Davide Sapigna e Marco Teodorani.
“I femminicidi sono un dramma della nostra società come confermato anche dai fatti di cronaca di questi giorni, bisogna intervenire sulla cultura dei giovani e lavorare per combattere una cultura sbagliata: per l’Assemblea legislativa è molto importante la mostra odierna che già dal titolo, ‘Rispetto/Respect’, ci invita a soffermarci su un termine estremamente importante che deve essere un faro. Le opere di tredici artisti emiliano-romagnoli ci fanno affrontare il tema attraverso i diversi punti di vista e le differenti tecniche utilizzate”, ha sottolineato la vicepresidente Zamboni, che ha ringraziato la consigliere Mirella Dalfiume per aver proposto l’esposizione della mostra.
“Quando sento dire che Giulia era satanista mi preoccupo e mi arrabbio, così come bisogna intervenire sulla cultura patriarcale: è molto bello che l’Assemblea abbia allestito questa mostra”, spiega Dalfiume che ha partecipato all’inaugurazione insieme alle colleghe Stefania Bondavalli, Francesca Marchetti e Marilena Pillati.
“Nel dicembre 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituiva la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La data scelta come ricorrenza è stata quella del 25 novembre, data istituita dopo il brutale assassinio di tre sorelle domenicane che per il loro comportamento insofferente a consuetudini e oppressioni di genere e degenere, furono torturate, massacrate, strangolate e gettate in un burrone. Non dovrebbe bastare un giorno all’anno per ricordarci quanto sia importante combattere contro la violenza sulle donne ma questa data è certamente un’occasione per fermarsi a riflettere”, spiega il curatore Caravita, per il quale “un ricordo va a Michela Murgia, recentemente scomparsa, che ci ha fatto riflettere a lungo attraverso i suoi libri e i suoi articoli su questo tema. Nella rubrica ‘osservatorio femminicidi’, sul sito di un noto quotidiano, Michela scriveva: ‘La morte fisica è possibile solo dove è già stata consentita la mortificazione civile, cioè tutte le negazioni di dignità fisica, psichica e morale rivolte alle singole donne in quanto tali e alle donne tutte nella loro appartenenza di genere‘”.
La mostra Respect è visitabile fino al 5 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, in viale Aldo Moro 50 a Bologna.
Per informazioni: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it; tel. 051.527 5040 – 6869; www.assemblea.emr.it.