Il 3% del Fondo sociale locale, Programma Attuativo 2023, deve andare anche alle aree interne della Regione, al pari dei territori classificati montani ai fini Istat.
A chiedere la riformulazione dei criteri di suddivisione del Fondo sociale locale è una interpellanza del Partito democratico a firma di Marcella Zappaterra e sottoscritta anche da Marco Fabbri.
I democratici sottolineano come dagli attuali criteri di ripartizione del fondo emerga come “non c’è alcun riferimento per le aree “Aree Interne” ossia dei territori che si connotano per un’organizzazione spaziale fondata su “centri minori”, spesso di piccole dimensioni che, in molti casi, sono in
grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità ai servizi
essenziali: le aree interne sono parti del territorio nazionale che subiscono gli effetti del calo o dell’invecchiamento della popolazione, dove la debolezza delle prospettive di sviluppo determina una sempre maggiore difficoltà delle condizioni di vita dei cittadini che vi risiedono”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se ritenga opportuno valutare la riformulazione dei criteri di riparto delle risorse regionali del Fondo Sociale Locale, Programma Attuativo 2023, garantendo una quota pari al 3% anche alle aree interne della Regione, al pari dei territori classificati montani ai fini Istat, per i motivi suddetti”.
(Luca Molinari)