Tra la fine del 2024 e la metà del 2025 verranno completati gli interventi sul tecnopolo di Bologna. Verranno conclusi i capannoni di via Stalingrado dedicati alle infrastrutture dei data center, i due edifici fronte tangenziale e, in collaborazione con il Comune di Bologna, si ultimerà la struttura di via della Conoscenza. Le “Ballette” e il Magazzino del sale, laboratorio di ricerca e centro congressi, rimangono i due edifici candidati quali progetto bandiera dell’Emilia-Romagna.
Lo ha spiegato la dirigente Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese Morena Diazzi, in commissione Politiche economiche, presieduta da Gabriele Delmonte, facendo il punto sullo stato di avanzamento della Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione Emilia-Romagna 2021-2027.
Dal quadro tracciato emerge che l’Emilia-Romagna è la prima Regione per innovazione in Italia, prima anche per brevetti e per export pro-capite. La manifattura conta 43mila imprese, rappresentando un importante bacino occupazionale, e, secondo l’ultimo studio di Confindustria, in altri ambiti, quali servizi e logistica, in Emilia-Romagna sono attive 3mila unità di livello internazionale.
Dal 2014 le Regioni e i paesi membri dell’Unione europea hanno dovuto adottare la Strategia di specializzazione, uno strumento per individuare obiettivi, priorità, azioni in grado di massimizzare gli effetti degli investimenti in ricerca e innovazione, puntando a concentrare le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio. Nel 2020 la Regione Emilia-Romagna ha avviato il percorso partecipato per definire la nuova Strategia in vista dell’avvio della programmazione dei Fondi europei 2021-2027. Sono stati individuati 15 ambiti tematici prioritari e 8 aree di specializzazione strategica: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industrie della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi, digitale e logistica, energia e sviluppo sostenibile, turismo. A queste si aggiungono due nuove aree ad alto potenziale di sviluppo: la space economy e il settore delle grandi infrastrutture critiche o complesse. La Strategia è alla base degli interventi del Programma regionale Fesr 2021-2027 per quanto riguarda la ricerca e l’innovazione.
A fine settembre risultano 3.706 i progetti programmati per oltre un miliardo. Fra le fonti di finanziamento ci sono fondi Fesr e Pnrr che hanno già toccato quota 1 miliardo e 200 milioni. Per il 2024 è prevista la partecipazione a bandi di sviluppo, collaborazione e ricerca a livello europeo e internazionale in accordo con i centri per l’intelligenza artificiale.
(Lucia Paci)