Quasi 8 milioni nel biennio 2024-2025 per la promozione di eventi culturali, il recupero di spazi destinati alla cultura, il sostegno a una programmazione di prodotti culturali di qualità che sappiano anche valorizzare il turismo. E, ancora, snellimento della burocrazia e dei tempi dedicati ad attività amministrative. Lo prevede “Nuove norme in materia di promozione culturale”, la legge approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per sostenere il settore culturale regionale.
“E’ una legge nuova, ma che recepisce i contenuti della precedente norma con l’obiettivo di innovarli e aggiornarli per rendere più organica la disciplina regionale in materia di promozione culturale. Lavoriamo per la realizzazione di eventi e progetti importanti”, spiega la relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd).
Dal canto suo il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) sottolinea come “l’obiettivo e il testo della nuova legge è condivisibile ed è positivo che siano presenti le clausole di controllo che mancavano nel vecchio provvedimento. Tuttavia, nel vecchio provvedimento era più chiaro il ‘chi fa cosa’, mentre il nuovo demanda ad atti amministrativi successivi della giunta queste cose”.
“Votiamo un provvedimento molto importante che va nella giusta direzione. Mi congratulo con l’assessore Felicori e la collega Pillati. Abbiamo posto le basi per un rilancio culturale del nostro territorio”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che ha presentato un ordine del giorno. Sulla stessa linea Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) per la quale “uno dei capisaldi delle politiche culturali della nostra Regione è la promozione. Siamo per la co-programmazione e co-produzione ed è molto importante lo stanziamento di 8 milioni di euro nel biennio”.
“Con un nostro ordine del giorno chiediamo di valorizzare l’800esimo anniversario dell’invenzione del presepe da parte di San Francesco d’Assisi”, sottolinea Massimiliano Pompignoli (Lega).
“Questa legge tende a riordinare il settore, vuole ridare centralità al ruolo di indirizzo della Regione e dell’Assemblea legislativa anche nella cornice di indirizzo politico per l’assegnazione dei contributi pubblici per gli eventi culturali. Si punta a ridurre i tempi della burocrazia”, spiega l’assessore Mauro Felicori che ricorda come questa legge offra opportunità di cui tutti i soggetti interessati devono approfittare e sottolinea l’impianto liberale della legge che apre al coinvolgimento dei privati nel settore culturale, che, così come il terzo settore, producono con la loro attività valore culturale aggiunto.
(Luca Molinari)