Intervenire affinché sia garantita la piena operatività della seggiovia triposto di Febbio, a Villa Minozzo (Reggio Emilia), danneggiata dalla recente ondata di maltempo che ha interessato il crinale emiliano, così da favorirne la riapertura in tempo utile per l’imminente stagione turistica invernale. A chiederlo sono i consiglieri Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini, prima firmataria), Ottavia Soncini, Andrea Costa, Roberta Mori (Partito democratico) e Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) in un’interrogazione presentata in commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
I consiglieri chiedono inoltre se esiste la possibilità di attivare anche altre linee di intervento, sostenute da fonti statali o europee, in favore della complessiva qualificazione delle diverse strutture del monte Cusna, con l’obiettivo di accompagnare la ripresa delle attività e il rilancio del turismo montano, operazioni chiave in ogni strategia diretta a sostenere la montagna.
“Il grave maltempo che ha investito l’Appennino settentrionale nei giorni scorsi -ha ricordato Bondavalli- ha causato danni ingenti agli impianti elettrici nella stazione a monte della seggiovia triposto di Febbio, a Villa Minozzo, che consente il collegamento fra la località Rescadore e quota 1.516 metri prossima ai rifugi e alle piste da sci. Anche se al momento non sembra possibile individuare una data precisa per la riapertura dell’impianto di risalita, sono immediatamente partite le operazioni per quantificare i danni e definire i lavori per il un rapido ripristino. Vista la possibilità di utilizzare anche gli strumenti messi a disposizione dalla legge regionale 17, in materia di interventi per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico dell’Emilia-Romagna occorre intervenire per assicurare la riapertura dell’impianto”.
Ha risposto l’assessore al Turismo Andrea Corsini: “La Regione mette a disposizione una serie di interventi per gli impianti di risalita. La legge 17 prevede incentivi e annualmente sono destinati finanziamenti sia in favore di soggetti pubblici sia privati proprietari o gestori degli impianti. Attraverso programmazioni negoziate con le Province si individuano gli interventi più urgenti e si decide quali finanziari in base alle risorse disponibili. Per il 2023 la programmazione è già definita e l’impianto di Febbio avrà un con contributo regionale di 35mila euro, a fronte di una spesa di 50mila, per la gestione dell’impianto. Oltre a questo non si possono ottenere altri finanziamenti ma siccome si è deciso di anticipare la programmazione per il 2024 è stata avviata la concertazione con le Province e Villa Minozzo ha presentato come unica priorità quella relativa alla stazione di Febbio”.
La consigliera si è detta soddisfatta “per il grande impegno messo in campo dalla Regione e gli importanti investimenti realizzati e che si realizzeranno”.
(Lucia Paci)