COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Regione. Bergamini (Lega): “Chiarire i rapporti e gli incarichi del nuovo amministratore di Fer”

“Va indicata l’indennità e si devono conoscere gli emolumenti di altri enti pubblici in cui ha lavorato. Inoltre, la giunta dica se la mancanza di autorizzazioni a operare nella pubblica amministrazione possa comportare la revoca dell’incarico”

La Regione illustri “quali siano attualmente i rapporti e gli incarichi di responsabilità rivestiti dall’attuale Amministratore unico di FER Srl con altre amministrazioni e se, al momento dell’assunzione dell’incarico, abbia avuto adeguata evidenza pubblica, attraverso il sito web di Ferrovie dell’Emilia-Romagna Srl, il tipo di indennità percepita dall’attuale Amministratore unico della società”.

È la domanda principale posta in una dettagliata interrogazione del consigliere Fabio Bergamini (Lega) firmata anche dai colleghi di gruppo Daniele Marchetti ed Emiliano Occhi.

Fer è la società ferroviaria regionale, a capitale pubblico, che gestisce i circa 360 chilometri di ferrovie regionali, 52 stazioni e 8 punti di carico e scarico merci. Nel maggio 2023, Gianluca Benamati, ingegnere ed ex parlamentare, diventava Amministratore unico con una delibera della giunta. La notizia era pubblicata sul sito della Regione, dove si “dava comunicazione del ruolo assunto a suo tempo da Gianluca Benamati, quale ex presidente del Cda di Co.Se.A. (Consorzio che raggruppa aziende operanti nel settore energetico-ambientale) e come Amministratore delegato di SIET Spa (società partecipata da ENEA ed ENEL) operante nel settore delle tecnologie energetiche”.

Dal suo curriculum, continua Bergamini, “non risulterebbe del tutto chiaro se sia ancora in essere un ruolo di Dirigente di ricerca (Livello L1) nell’ambito delle attività di ENEA. Società nella quale ha rivestito un ruolo in passato, pur avendo usufruito di aspettativa per mandato parlamentare tra il 2008 e il 2022. Anno, quest’ultimo, in cui sarebbe ricominciata la sua attività di Dirigente di ricerca”. Il consigliere leghista ricorda che il decreto legislativo 165/2001 indica in modo chiaro che “i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza”. La mancanza di autorizzazione “può determinare un’infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento, rendendo sostanzialmente nullo di diritto il provvedimento”.

Fabio Bergamini, nell’interrogazione, chiede anche “se non si sia ritenuto utile e importante avere, da parte dell’attuale Amministratore unico di FER Srl, al momento dell’assunzione dell’incarico, una copia dell’indennità di carica percepita da altri enti e a quanto corrisponderebbero, nel caso, gli emolumenti percepiti quali indennità di carica o rimborsi dall’attuale Amministratore unico di FER Srl”. Infine, il consigliere vuole sapere “se a parere della giunta regionale la situazione delineatasi configuri gli estremi di un provvedimento tale da sortire una revoca dell’incarico assunto dall’attuale Amministratore unico della società, anche in forza degli obblighi di informazione cui sono tenuti proprio l’Amministratore unico e il Direttore generale, secondo quanto prevede lo statuto, nei confronti degli organi sociali, nel corso dello svolgimento del mandato”.

(Gianfranco Salvatori)

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