“Un grande lavoro di confronto con tutti i soggetti regionali, dai comuni alle associazioni di categoria ai componenti del patto per il lavoro e per il clima, per un Piano aria integrato regionale (Pair 2030) che deve andare a consolidare e ampliare i risultati ottenuti e rientrare il prima possibile negli standard di qualità dell’aria fissati dalla Unione europea per polveri sottili, azoto e ozono”.
Così è intervenuta l’assessora a transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico e ambiente Irene Priolo nel suo secondo passaggio in commissione Territorio ambiente e mobilità presieduta da Stefano Caliandro “in vista dell’esame particolareggiato e del dibattito che deve portare -continua Priolo- all’adozione del documento entro il prossimo febbraio”.
Dopo la presentazione avvenuta nello scorso marzo, l’assessora all’ambiente ha ricapitolato obiettivi, azioni e cambiamenti “intervenuti nel frattempo a seguito anche dei decreti emanati dal governo per ovviare alla condanna Ue sul superamento del valore limite giornaliero delle polveri sottili”.
Tre gli elementi nocivi che il Pair 2030 si propone di limitare in aggiunta a PM10 e PM2.5: azoto, ammoniaca, composti organici volatili e biossido di zolfo e ciò si dovrà dettagliare in azioni puntuali (oltre 60 quelle già previste a cui potranno aggiungersi altri provvedimenti in corso di svolgimento) su agricoltura e zootecnia, traffico, riscaldamento a biomasse e industria.
Per ciò che riguarda le osservazioni pervenute, sono 51 quelle accolte totalmente o in parte che si sommano a quelle giudicate coerenti con il piano e quindi ricomprese nelle politiche già in cantiere, a fronte di 124 respinte o giudicate non pertinenti. “Un risultato di un 42% di soddisfacimento del piano -commenta ancora Priolo- anche nelle osservazioni pervenute e che testimonia la bontà del lavoro svolto fin dall’inizio del percorso intrapreso”.
Facendo poi un breve focus sui singoli provvedimenti, l’assessora ha confermato il calendario “assolutamente in linea con il recente decreto infrazioni emanato dal governo per quanto riguarda lo stop ai diesel Euro 5, che si accompagna ai lusinghieri dati di adesione al progetto move-in (quasi 5.500 le adesioni allo scorso novembre) per una mobilità sempre più responsabile”.
Sui controlli, lievi le modificazioni apportate grazie alle segnalazioni dei comuni più piccoli come il piacentino Monticelli d’Ongina, ma per tutti i municipi obbligo di comunicare le azioni puntuali da applicare in caso di sforamento.
Di potenziale grande impatto, poi, quanto previsto dal decreto legge dello scorso giugno per la riduzione della velocità di circolazione dei veicoli su autostrade e strade extraurbane “che -continua Priolo- rappresenta un provvedimento complesso da attuare in quanto è un’azione particolarmente frammentata su un’infrastruttura molto particolare qual è la rete autostradale”.
Confermate poi tutte la azioni previste sugli share modali che si traducono in un rinnovamento del parco autobus e rotabile insieme a un’azione decisa di integrazione tariffaria come richiesto anche da Legambiente in fase di osservazioni.
Ricordando i numerosi interventi pianificati in ambito agricolo e zootecnico, su tutti vale ricordare l’obbligo di interramento dei liquami entro 12 ore. Numerose le azioni pianificate anche sul riscaldamento attraverso le incentivazioni all’installazione di nuovi impianti a biomasse e l’obbligatorietà di iscrizione degli impianti nell’apposito catasto regionale. Nessun intervento sui barbecue, mentre divieto assoluto di combustione libera nel periodo 1 ottobre – 31 marzo per la fascia di pianura e per gli agglomerati urbani.
In vista del dibattito sul piano che verrà coordinato dai relatori Andrea Costa (Pd) ed Emiliano Occhi (Lega), Priolo ha infine dichiarato la propria soddisfazione per gli investimenti correlati al Pair 2030, che sfiora i 155 milioni, e per i bandi attuati o in corso di svolgimento “che ci raccontano di fette sempre più cospicue di popolazione che aderisce alle azioni messe in campo dalla Regione”.
(Luca Boccaletti)