La giunta risolva la carenza di personale per la custodia e la gestione del castello di Torrechiara (Parma) e spighi la proposta di di aggregare la gestione della fortezza monumentale a quella del Complesso monumentale della Pilotta di Parma, per aumentarne l’autonomia gestionale.
A chiedere chiarezza è il consigliere Fabio Rainieri (Lega) con un’interrogazione in cui chiede di valutare “la presa di posizione del direttore regionale dei musei dell’Emilia-Romagna per cui la maggiore autonomia nella gestione del Castello di Torrechiara non potrebbe di per sé risolvere i problemi di carenza di personale e la simile vicenda accaduta tra il 2017 e il 2018, in cui la flessibilità nella gestione del personale insieme ad altri siti del patrimonio artistico e monumentale del territorio aveva già comportato riduzioni nell’apertura della stessa fortezza monumentale”. Rainieri, inoltre, vuole sapere se la Regione intenda “attivarsi per stimolare e coordinare l’intero territorio del Castello di Torrechiara a supportare soluzioni che migliorino la fruibilità per i visitatori della stessa fortezza monumentale e risolvere le criticità che possono ridurne le giornate e gli orari di apertura al pubblico”.
All’inizio di dicembre, a causa della scarsità di personale, era stata annunciata la chiusura di domenica, giornata di massimo afflusso. La chiusura è stata poi scongiurata grazie “alla disponibilità su base volontaria data dal personale in organico a rientrare in servizio rinunciando a permessi di legge”. L’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, ha ricordato Rainieri, ha proposto di aggregare il castello “al Complesso monumentale della Pilotta di Parma per aumentarne l’autonomia gestionale”. Proposta appoggiata dal sindaco di Langhirano (Parma), ma non dal direttore dei Musei dell’Emilia-Romagna “per cui l’autonomia non potrebbe di per sé risolvere i problemi di carenza di personale”.
Il consigliere conclude sostenendo che, pur auspicando un incremento del personale, “il contributo del territorio, in particolare degli enti locali e del volontariato, rimane fondamentale per assicurare la migliore fruibilità dei siti monumentali”.
(Gianfranco Salvatori)