Sanità e welfare

Pigoni (Iv): ripristinare fondo contrasto disturbi alimentari

La consigliera chiede alla giunta di sollecitare il governo e di indicare quali possono essere gli effetti in Emilia-Romagna. L’assessore Donini: “Grave che il governo abbia annullato il fondo. Dall’Emilia-Romagna non verrà meno l’impegno”

Chiedere al governo il ripristino del Fondo statale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e indicare quali possono essere gli effetti in Emilia-Romagna del taglio operato a livello nazionale. A chiederlo è Giulia Pigoni (Italia Viva) con un’interrogazione a risposta immediata in Aula.

“Nell’ultima legge di bilancio -ha ricordato la consigliera- sono state cancellate totalmente le risorse per il Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi alimentari e questa operazione rischia di indebolire gli sforzi finora compiuti per fronteggiare un’autentica emergenza sociale, che colpisce in modo particolare i giovani e le donne. Nel 2021 in Emilia-Romagna sono stati 2.008 i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare, tra Centri di salute mentale (1.379 persone) e Neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza (629), con un aumento del 27,5% rispetto al 2020. La pandemia da Covid si è fatta sentire con forza sulla salute mentale, in particolare sui disturbi alimentari. Non a caso nel 2022 la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 820mila euro, ripartiti tra le aziende sanitarie del territorio, per sostenere il programma di assistenza ai giovani tra i 12 e i 25 anni con disturbi del comportamento alimentare e per supportarne l’assistenza residenziale nelle strutture accreditate”.

Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “E’ molto grave che il governo abbia annullato il Fondo, attivo dal 2003. In queste ore si coglie una disponibilità a ripristinarlo e vogliamo che venga ripristinato per almeno 25 milioni di euro e non la metà come si ipotizza, per sostenere le politiche delle regioni per il contrasto ai disturbi alimentari. Dall’Emilia-Romagna non verrà meno l’impegno e nessun centro cesserà la propria attività. I dati sono in costante peggioramento: più di 800 persone hanno visto aggravarsi la situazione e richiedere un ricovero ospedaliero. Per cui serve costante attenzione e offrire tutti i livelli di cura”.

La consigliera si è detta soddisfatta: “Bene che l’assessorato abbia deciso di fare chiarezza su questa tematica. Come Italia Viva abbiamo lanciato un appello a livello nazionale per il ripristino del Fondo. Soprattutto per le giovani generazioni che sono quelle più colpite”.

(Lucia Paci)

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