Ambiente e territorio

Marchetti (Lega): residenzialità storica alloggi Erp, la giunta spieghi perché l’ha tolta

“I Comuni non dovranno più valorizzarla, ma per noi rimane un requisito premiante per chi risiede da tempo e paga le tasse in regione”. L’assessore Lori: “Polemiche fuorvianti, l’80% degli alloggi Erp è assegnato a famiglie italiane”

La giunta illustri “i risultati delle analisi delle condizioni di applicazione delle norme vigenti hanno spinto gli interrogati a emanare la Delibera del 18 dicembre 2023 la quale afferma che, per formare le graduatorie per l’accesso agli alloggi Erp, “il requisito di storicità della residenza e dell’attività lavorativa non deve essere ulteriormente valorizzato dai Comuni”.

E la richiesta, posta al question time, dal consigliere Daniele Marchetti (Lega) in un’interrogazione firmata anche da Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Andrea Liverani, Fabio Rainieri, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Gabriele Delmonte, Valentina Stragliati, Stefano Bargi e Matteo Rancan. “I nodi vengono al pettine” ha scandito Marchetti il quale ha ricordato come “l’assessora Barbara Lori (Politiche abitative), rispondendo a un’interrogazione della Lega, aveva detto di non ritenere di intervenire sulla attuale normativa e “se dovessimo decidere di farlo, sarà solo a seguito di una puntuale analisi delle condizioni di applicazione delle norme che sono attualmente vigenti”.

La risposta è stata data dall’assessora Lori. “La delibera di dicembre riguarda – ha affermato – diversi aspetti ritenuti utili per l’attuazione della legge regionale 24 del 2001”. Lori ha affermato che sono stati coinvolti diversi attori, fra cui Comuni, Anci, inquilini, sindacati. Le modifiche della norma riguardano il recupero di immobili, che sono vecchi, per riassegnarli in tempi brevi. Ci sono 10 milioni per il recupero e vanno ridotti gli alloggi sfitti. La Corte costituzionale ha stabilito che è necessaria una ripartizione di diversi indicatori come permanenza, presenza di minori e disabili, giovani coppie, “così che nessun requisito sia preponderante rispetto ad altri. La storicità non rappresenta un indicatore di fragilità. E l’analisi dei regolamenti comunali per la formazione delle graduatorie dice che la storicità diventa fattore di squilibrio. Le polemiche sono state false e fuorvianti e poco adatte ad atteggiamento di responsabilità perché oggi poco meno dell’80% degli alloggi è occupata da famiglie italiane”.

Marchetti ha replicato “che non ci sono falsità. Il tema è capire quali analisi sono state effettuate per arrivare a questa decisione. Vi state nascondendo dietro un dito. Se è vero che la maggior parte delle case va agli italiani, è vero che in ultimi anni si è registrato un aumento esponenziale agli stranieri. Gli stranieri sono il 12,8% degli emiliano-romagnoli e negli alloggi Erp rappresentano il 38% di assegnatari”.

Il consigliere ha spiegato che in questo modo i Comuni “non potranno inserire la residenzialità storica per le assegnazioni degli alloggi ERP”. Marchetti ritiene “imperativo” questo strumento “al fine di preservare il carattere prioritario delle abitazioni a destinazione popolare per coloro che hanno dedicato un considerevole periodo di tempo a un determinato territorio, contribuendo mediante il pagamento delle tasse e garantendo il benessere anche a coloro che attualmente si trovano temporaneamente in questa Regione”.

(Gianfranco Salvatori)

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