Sanità e welfare

Rainieri (Lega): sospendere l’aumento delle rette nelle Rsa

“Critiche da cittadini, sindacati e Comuni. La Regione non ha avviato alcuna consultazione preventiva. Si accusa il governo in carica da un anno, ma quanto è stato stanziato da quelli precedenti?”. L’assessore Taruffi: “L’Emilia-Romagna ha un Fondo per la non autosufficienza con 543 milionii, lo Stato 600 milioni per tutta Italia”

La Regione dica “se intende sospendere il proprio provvedimento che ha stabilito l’aumento della quota di compartecipazione dell’utente/Comune al costo dei servizi CRA e CSRR in attesa di una solerte revisione dello stesso che preveda l’aggiornamento delle tariffe per tali servizi di lungodegenza a totale carico delle risorse del FRNA (Fondo regionale per la non autosuffcienza, ndr)con particolare riferimento all’impiego di quelle consistenti rimaste inutilizzate negli anni passati”.

Al question time, il quesito lo ha posto il consigliere, e vicepresidente dell’Assemblea, Fabio Rainieri (Lega) in un’interrogazione siglata dall’intero gruppo leghista: Massimiliano Pompignoli, Valentina Stragliati, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Maura Catellani, Matteo Rancan, Matteo Montevecchi, Andrea Liverani, Fabio Bergamini, Gabriele Delmonte e Michele Facci. A rispondere al consigliere è stato l’assessore al Welfare, Igor Taruffi.

Rainieri è intervenuto definendo “non risposta” quella dell’assessore Taruffi, che ha replicato a un altro question time criticando l’azione di governo. “Questo governo è in carica da anno, ma quanti fondi hanno stanziato quelli precedenti?” ha affermato Rainieri.

Taruffi ha replicato che “io rispondo come decido io. Ho detto chiaramente che questo sistema ha bisogno di essere innovato e lo stiamo facendo. Stiamo lavorando a una riforma dell’accreditamento. Va, però, garantita la sostenibilità economica del sistema per 18mila persone, di cui 16mila anziani. A questa Regione non può essere imputato nulla. Se potete smentire ciò che investe la Regione, 543 milioni contro i 600 dello Stato in tutta Italia, fatelo. E il Frna potrebbe avere un incremento dei fondi. L’aumento delle rette arriva dopo 15 anni, erano ferme al 2009”.

Rainieri ha replicato che “non è una bella immagine quella che lei ha dato agli emiliano-romagnoli. Ripeto che lei non ha risposto al mio quesito.

Una delibera del dicembre 2023, ricorda Rainieri nell’interrogazione, ha stabilito l’aumento di 4,10 euro per i servizi accreditati Casa residenza anziani-CRA e Centro socio-riabilitativo per persone con disabilità-CSRR. Un ritocco che “comporta un esborso maggiore pari a 123 euro al mese (1476 euro all’anno) a carico degli utenti e delle loro famiglie nonché a carico dei Comuni” in base alla compartecipazione ai costi. Un aumento, continua il consigliere, giustificato dalla Regione con l’aumento dell’inflazione, con il contesto economico negativo e con l’aumento dei costi di forniture, beni e servizi e quindi anche dei costi edilizi nei servizi sociosanitari. Ma, sostiene Rainieri, “l’ultima rendicontazione sull’utilizzo delle risorse del FRNA per l’anno 2022 evidenzia che non sono stati utilizzati circa 35 milioni di euro”. Una situazione che non si è risolta nemmeno “a seguito dell’integrazione di 18 milioni di euro stabilita per lo stesso fondo” prevista nel bilancio di previsione 2023-2025. Il consigliere conclude ricordando le numerose critiche da parte di cittadini, sindacati e amministrazioni comunali sia per gli aumenti sia “per quanto riguarda il metodo con cui ha operato la Giunta che avrebbe agito senza avviare alcuna consultazione preventiva con le rappresentanze degli enti e soggetti interessati”.

(Gianfranco Salvatori)

Sanità e welfare