Evitare disparità di trattamento fra i comuni e spiegare quali sono stati i criteri utilizzati nella ripartizione delle risorse finanziarie assegnate a quelli alluvionati nel maggio del 2023 in base a una delibera della Regione.
La richiesta è del consigliere Massimo Bulbi (Partito democratico) il quale ricorda che “la delibera prevede un criterio chiave per la ripartizione dei fondi, 1 milione di euro, cioè la ‘quota variabile disagio frane’, quota che tiene conto, in misura proporzionale, della numerosità delle frane censite dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”.
Il consigliere dem afferma che, dopo l’incrocio dei dati sulle frane con i contributi assegnati ai comuni, “sembrano emergere incongruenze nella distribuzione dei fondi in riferimento alla ‘quota variabile disagio frane’ e questa quota sembra non riflettere l’entità del danno subito. Alcuni comuni che hanno subito gravi danni hanno ricevuto contributi minori rispetto a comuni con danni minori”. I dati rilevati dai Carabinieri forestali “mal si conciliano con le risultanze dell’attribuzione dei fondi”. Alcuni comuni, prosegue Bulbi, “con numero consistente ed entità rilevante di frane risultano aver ottenuto somme inferiori rispetto ad altri comuni che sono stati colpiti da un numero inferiore di frane e di minore entità”.
(Gianfranco Salvatori)