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Gibertoni (Misto): fare un primo bilancio sull’utilizzo del supercomputer Leonardo

In un atto ispettivo la capogruppo chiede di tracciare un primo bilancio sull’utilizzo del supercomputer, a un anno dalla sua installazione, alla luce della notizia della sostituzione dell’attuale macchina ventilata tra il 2026 e il 2028

“Tracciare un primo bilancio sull’utilizzo del supercomputer Leonardo”. A porre il quesito è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), la quale ricorda come la macchina installata nel Tecnopolo ex manifattura tabacchi di Bologna, finanziata dalla Commissione europea e dal ministero dell’Università e della Ricerca, “avrebbe raggiunto il livello di saturazione, e inizierebbe a formarsi una ‘coda’ di progetti (non è chiaro se a servizio pubblico o privato) che attendono di essere sviluppati”.

Ricordando come l’accordo europeo da cui nasce il supercomputer ospitato a Bologna si basi su una serie di macchine di classe exascale (oggi già superate dai computer di classe post-exascale), Gibertoni sottolinea come fosse stato parimenti pattuito che l’ente nazionale che ne avesse curato la gestione (per ‘Leonardo’ si tratta del consorzio interuniversitario Cineca) “avrebbe beneficiato della metà della capacità di calcolo della macchina a supporto del proprio sistema nazionale e dell’innovazione tecnologica fra cui anche quella di previsione delle alluvioni”.

Alla luce della situazione descritta, la capogruppo chiede quindi il dettaglio dei tempi di calcolo effettuati, “distinguendo tra utilizzatori pubblici e privati, e se il territorio rappresentato da piccole e medie imprese abbia effettivamente potuto usufruire dei servizi del supercomputer o se i progetti siano stati soprattutto a servizio di grandi imprese e multinazionali”.

In aggiunta al quesito principale, Giulia Gibertoni interroga la giunta anche per capire “nella sua funzione dichiarata di previsione di eventi naturali estremi e alluvioni, quale sia stato il contributo del supercalcolatore in termini di dati di previsione delle due alluvioni di maggio 2023”.

(Luca Boccaletti)

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