Integrare o modificare la delibera che stanzia un milione di euro per i movimenti franosi provocati dall’alluvione di maggio 2023, “sulla base di nuove e aggiornate valutazioni delle frane e di una ricognizione complessiva del fenomeno, volta ad evitare disparità di trattamento tra gli Enti. Inoltre, si dica se le somme sono già state erogate”.
E’ la richiesta, avanzata al question time, dal consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega) il quale riprende un report dei carabinieri forestali in cui le frane censite non corrispondono “al numero di frane rilevate dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con la conseguenza che alcuni Comuni con numero consistente ed entità rilevante di frane risultano ottenere somme molto inferiori rispetto ad altri Comuni che sono stati colpiti da un numero inferiore di frane e di minore entità”. Secondo i militari, prosegue l’interrogazione, “emerge ad esempio che il Comune di Sarsina (Forlì-Cesena) è il terzo in Provincia per numerosità di frane mentre secondo i parametri della Regione Emilia Romagna gli sono stati assegnati soli 11.740,68 euro”. Il consigliere rileva, poi, che “sembra che in 7 giorni, quando si sapeva della mia interrogazione, sia arrivata la risposta dell’assessore che dà indicazione ai Comuni sulle domande e le richieste pervenute”.
La risposta è stata fornita dall’assessore alla Montagna, Igor Taruffi. “Abbiamo già risposto ad altre interrogazioni su questo tema e abbiamo unificato la risposta, anche dopo le interlocuzioni con diversi sindaci. La delibera del dicembre 2023, con lo stanziamento di 5 milioni per la popolazione, è stata varata con i dati in possesso all’epoca. Sono, poi, sopraggiunti altri elementi che hanno completato il quadro delle frane. Quel documento sarà aggiornato a marzo con altri dati, grazie a un lavoro con le università, e integreremo la delibera. Le amministrazioni avranno risorse quanto prima”.
Massimiliano Pompignoli ha replicato che “nella ripartizione, ad esempio, a Bertinoro sono andati 50mila euro, ma dopo l’aggiornamento dei dati risulta tra gli ultimi Comuni. A Sarsina, invece prima sono stati destinati solo 11mila euro e ora si ritrova come primo. I contributi, però, non sono ancora arrivati. Se sarà riconosciuto un numero di frane inferiore a quelli della delibera, i soldi dei Comuni messi a bilancio dovranno essere restituiti o sarà aumentato il milione? Inoltre, non si conosce il numero delle frane. Bisogna evitare la confusione per i Comuni”.
La Regione aveva stanziato, con un delibera del 2023, 5 milioni per i Comuni colpiti, cifra derivante dalla raccolta fondi, “per sostenere interventi finalizzati al superamento di situazioni di fragilità economica e sociale”. Di questi fondi, un milione era destinato ai Comuni in proporzione alle frane censite. Ma per i sindaci, la ripartizione tra i Comuni non riflette l’entità dei danni: “A tal proposito – conclude Pompignoli – stridono le cifre attribuite al Comune di Sarsina (11.740,68 €), così come quelle destinate a Mercato Saraceno (5.104,65 €) e Roncofreddo (16.845,33 €), che sono notoriamente i Comuni più colpiti del cesenate. Tali Comuni risultano essere assegnatari di importi notevolmente inferiori rispetto a quelli destinati a Comuni come quello di Bertinoro (50.535,99 €), tra i meno colpiti dai disagi dell’alluvione”.
(Gianfranco Salvatori)