Risolvere i problemi delle liste di attesa all’Asl di Modena. Lo ha chiesto il consigliere Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) per sapere “come la Regione valuti i ritardi dell’Azienda USL di Modena circa le visite specialistiche e se non ritenga che gli investimenti regionali non possano tradursi solo in edilizia, ma debbano partire anzitutto da un potenziamento e da una valorizzazione del personale sanitario”.
Il consigliere chiede anche se la Regione intenda “avviare azioni volte a incrementare il numero delle visite specialistiche disponibili”. E’ vero, afferma il consigliere Fdi, che manca il personale (medici e specialisti) ma i tempi di attesa restano eccessivi. E oggi “a distanza di anni dall’inizio della pandemia, e a emergenza conclusa, non sono più giustificabili ritardi che sono il frutto di incapacità organizzativa dirigenziale alla quale va sommato il taglio sistematico di servizi, personale, posti letto”, fattori che ricadono soprattutto su medici e infermieri. Dopo aver chiesto gli atti alla Regione sui tempi di attesa a Modena, la giunta ha risposto a Cuoghi fornendo i dati in novembre da cui “emerge un quadro preoccupante: Tac del capo, tempo di attesa medio 121 giorni; Tac rachide e speco vertebrale, tempo di attesa medio 149 giorni; Mammografia priorità D, tempo di attesa medio 154 giorni; Mammografia priorità P, tempo di attesa medio 166 giorni; Visita cardiologica priorità P, tempo di attesa medio 90 giorni; Ecografia all’addome priorità P, tempo di attesa 179 giorni; Elettrocardiogramma priorità P, tempo di attesa 94 giorni. Preme sottolineare come per l’esame urodinamico il tempo di attesa sia indefinito, poiché non sono nemmeno aperte le agende per le prenotazioni”.
(Gianfranco Salvatori)