“Attuare un confronto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il governo, al fine di evitare che il processo di riorganizzazione territoriale determini la soppressione della sede dirigenziale dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia, declassandola a sede operativa e riducendone conseguentemente le potestà decisionali, con evidenti e gravi appesantimenti per le attività economiche e commerciali di un’area fra le più vivaci a livello regionale e nazionale, particolarmente attiva sul fronte dell’import-export.”
Questa la richiesta che Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) rivolge all’esecutivo regionale sottolineando come “non sono mancate prese di posizione rispetto a questo grave rischio, anche da parte di importanti organizzazioni imprenditoriali.” Ulteriore testimonianza dell’estrema vivacità del territorio nell’import/export è poi l’incremento dell’export nel 2023 (+5,4% rispetto all’anno precedente) che ha determinato introiti per dazi, Iva e altri oneri, ben superiore ai 130 milioni di euro e colloca Reggio Emilia al terzo posto dell’export regionale e al quarto per merci importate.
In fase di risposta l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Colla ha confermato l’importanza dell’ufficio dogana per il tessuto economico reggiano e di come il progetto di riorganizzazione “è fonte di grande preoccupazione per le ricadute negative che può generare. Ecco perché lo scorso 5 febbraio ho scritto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e al viceministro con delega alle finanze Maurizio Leo chiedendo un incontro al fine di evitare conseguenze negative al comparto produttivo reggiano e regionale.”
Bondavalli si è quindi detta “pienamente soddisfatta delle risposte ottenute e dell’azione prontamente assunta che testimonia la grande attenzione dell’assessorato al sistema economico reggiano.”
(Luca Boccaletti)