“Chiarire se le norme che la Commissione europea ritiene assunte in violazione al rispetto delle norme europee sulla caccia, in particolare quelle sull’uso di piombo nelle munizioni, siano state applicate sul nostro territorio regionale, oppure s’intenda applicarle nell’immediato futuro”.
Questo il quesito principale dell’atto ispettivo di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in tema di caccia. La capogruppo, in particolare, fa poi riferimento al ‘decreto asset’ dello scorso ottobre che ha depenalizzato le violazioni sull’uso del munizionamento al piombo “disapplicando il regolamento europeo che limita l’uso delle munizioni in piombo nelle aree umide, vista anche l’elevata tossicità del piombo e la necessità di salvaguardare l’ambiente, la fauna selvatica e la stessa salute umana e, più in generale, relativamente alla caccia e alla tutela delle aree protette e delle specie di fauna selvatica tutelate o comunque da tutelare perché in declino.”
Ricordando la normativa europea sulla protezione di tutte le specie di uccelli selvatici e relativo habitat e il regolamento ‘Reach’ che limita il munizionamento al piombo nelle aree umide, Gibertoni sottolinea come la Commissione europea abbia riscontrato la non conformità di alcuni atti legislativi italiani alla normativa comunitaria e di come il nostro Paese abbia a disposizione due mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate, in assenza di cui potrà essere emesso un parere motivato.”
A fronte della situazione delineata, Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale “se concordi con lo spirito e con la lettera delle norme approvate a livello nazionale, oggi oggetto d’infrazione da parte della Commissione europea.”
(Luca Boccaletti)