Potenziare le misure di contrasto all’illegalità e i controlli sui luoghi di lavoro per tutelare la salute e la sicurezza. Lo chiede con una risoluzione Michele Facci (Gruppo Misto) sollecitando anche un’integrazione del Piano regionale della prevenzione 2021-2025.
“Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Istat -ha precisato il consigliere- nel 2023 sono deceduti in Italia 1.041 lavoratori per infortuni sul lavoro (91 in Emilia-Romagna, contro gli 89 del 2022), a fronte di 585.356 denunce d’infortunio (76.687 in Emilia-Romagna). Tuttavia, tali dati sono considerati errati per difetto, in quanto non contemplano i lavoratori in nero, che pertanto sfuggono alle statistiche ufficiali Inail”.
“I recenti drammatici infortuni mortali sui luoghi di lavoro -ha aggiunto Facci- hanno indotto il legislatore nazionale a ripensare la normativa esistente, e quindi a valutare l’introduzione di un nuovo ‘pacchetto sicurezza sul lavoro’, che preveda regole più rigide su appalti e subappalti, aumento dei controlli, sanzioni più severe contro il lavoro nero, stretta sulle imprese irregolari. E’ certamente necessario, anche a livello regionale, individuare forme più efficaci ed incisive di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, anche rafforzando le misure di contrasto all’illegalità, tramite l’intensificazione della collaborazione con le autorità competenti, per eliminare il caporalato e le altre forme di illecito”.
(Lucia Paci)