E’ stata approvata la risoluzione di Daniele Marchetti (Lega) che impegna la giunta ad “affiancare il ministero della Cultura, nei rinnovati sforzi economici e di programmazione, sostenendo anche economicamente le future azioni di scavo, restauro e valorizzazione dell’area archeologica di Claterna” a Ozzano dell’Emilia (Bologna). Il voto favorevole è arrivato dopo il via libera a sei emendamenti presentati dalla consigliera Francesca Marchetti (Pd).
Rimarcando come “i saggi di scavo hanno messo in luce reperti di notevole interesse: strade, ambienti termali, un teatro, case, fognature, iscrizioni, oggetti d’uso e d’ornamento”, il leghista sottolinea le testimonianze “dell’importante passato della città e del suo rapporto con Roma, e soprattutto dell’immenso potenziale che motiva gli esperti a proseguire con gli scavi” e ricorda come “l’area archeologica di Claterna interessa 18 ettari, la più grande del Nord Italia non stratificata”. Da altri scavi, ha continuato, “è emerso anche un teatro. E gli esperti sono intenzionati a proseguire, tanto che si parla di Pompei del Nord, anche se gran parte dell’area resta ancora da scavare. Anche il ministero della Cultura, nel 2023, ha stanziato 700mila euro, ma ci saranno altri fondi per scavo, restauro e riutilizzo del teatro romano. Lo sforzo economico è grande e serve sinergia tra pubblico e privato. Il sito è interessante per tutto il territorio, la cultura e l’indotto economico locale. L’obiettivo è il recupero integrale e la nascita di un parco archeologico”.
Daniele Marchetti, nella risoluzione, invita “a promuovere, attraverso l’attività del settore patrimonio culturale, la collaborazione fattiva tra enti locali e realtà associative e imprenditoriali locali disponibili a sostenere l’attività di valorizzazione del sito, per rimarcare l’importanza che esso merita” e, alla luce del recente ritrovamento di una moneta di argento dell’età repubblicana, “a verificare il corretto aggiornamento del catalogo regionale del patrimonio culturale PatER”.
Francesca Marchetti (Pd) sottolinea come “è stata riportata l’attenzione su un’area importante. La Regione ha sempre dato importanza a questo sito archeologico, dove hanno scavato i massimi protagonisti dell’archeologia regionale. La peculiarità è che il sito ha un’unicità perché ha indagato la città romana, senza che questa abbia subito modifiche in epoca medievale. Si è sviluppata una sinergia di tutti gli enti coinvolti. Importante, inoltre, la partecipazione dal basso delle associazioni culturali che hanno dato attenzione e stimolato l’attività didattica verso i cittadini e verso le scuole. Nel 2023, la soprintendenza di Bologna si è impegnata per il riordino e la razionalizzazione degli spazi destinati al deposito dei reperti. Il Comune ha anche investito sul piano del turismo culturale. Ho chiesto anche di promuovere una visita dei consiglieri nell’area archeologica, un sito tutto da scoprire a partire dalla recente scoperta di un bellissimo mosaico. Dobbiamo lavorare insieme”.
Per Antonio Mumolo (Pd) “il sito è importantissimo. L’interessamento della Regione c’è stato con tante azioni. Nel centro romano lungo la via Emilia è anche nato un museo nel 2019. Tra le azioni, c’è un catalogo regionale del patrimonio culturale con la catalogazione dei reperti esposti. C’è anche scheda storica che riguarda gli itinerari romani, i collegamenti stradali e tutto ciò che ha interessato Claterna. L’auspicio è quello di un intento condiviso per arrivare alla costituzione di un parco archeologico”.
(Gianfranco Salvatori)