“Indire la nuova conferenza per l’inclusione lavorativa, per il periodico esame dell’attuazione, in ambito regionale, degli interventi di integrazione lavorativa delle persone con disabilità”.
Ad avanzare la richiesta con un atto ispettivo è il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi il quale ricorda come con tale organismo “la Regione Emilia-Romagna voglia rendere effettivo il diritto alla partecipazione attiva grazie alla presenza nella conferenza di norma biennale, di rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, organizzazioni del terzo settore, enti locali e Aziende unità sanitarie locali”.
A causa dell’emergenza Covid, Mastacchi sottolinea come “vi siano stati inevitabili rallentamenti che hanno colpito soprattutto in ambito lavorativo le persone con disabilità a causa della sospensione degli obblighi di assunzione, da parte del Ministero, per le aziende in crisi e pertanto risulta quanto mai opportuno, indire con urgenza, una Conferenza che evidenzi i numeri sull’effettiva occupazione delle persone con disabilità nella Regione Emilia-Romagna, nel periodo antecedente, concomitante e successivo alla crisi pandemica”.
Elencando le varie misure regionali destinate ai disabili, il capogruppo di Rete Civica lamenta la scarsa efficacia del Fondo regionale per l’inclusione lavorativa che “finanzia attività che non hanno concretamente portato a un reale ingresso nel mondo del lavoro; infatti, i Fondi destinati al diritto all’istruzione, i fondi destinati al finanziamento di borse di studio, i fondi destinati ai tirocini, i fondi destinati alle imprese che già assumono, sono misure utili ma non si sono dimostrate sufficienti a ridurre, in maniera considerevole, lo stato di disoccupazione delle persone con disabilità in Emilia-Romagna”.
Rifacendosi anche ai dati generali del 2017, Mastacchi riporta come in regione i disabili in età lavorativa fossero 85.687 e sottolinea quindi come “i posti in obbligo nelle imprese erano 40.125 contro i 28.573 occupati e ciò significa che vi erano 11.552 posti totali scoperti”.
Alla luce della situazione delineata, il consigliere chiede alla giunta regionale “quali sono i risultati dei percorsi personalizzati che la nostra regione ha attivato, se i centri per l’impiego verificano chi è rimasto disoccupato e aggiornano l’elenco delle persone con disabilità inoccupate distinguendo chi non ha mai trovato un’occupazione e se chi è iscritto al collocamento mirato da una pluralità di anni infruttuosamente, viene ricontattato dai centri per l’impiego e alla sua domanda viene data priorità”.
Il capogruppo chiede poi il numero esatto dei beneficiari dell’accompagnamento a fare impresa e all’autoimpiego e auspica un intervento per garantire i fondi per lo spostamento a tutti i richiedenti. Nel chiedere infine “da cosa dipendono gli scostamenti tra quota di riserva derogata e il contributo esonerativo pagato, che portano un’impresa a pagare un contributo esonerativo inferiore rispetto al numero di disabili non assunto”, Marco Mastacchi formula l’auspicio per un intervento sui fondi per l’inclusione lavorativa “affinchè le misure attive introdotte dalla Regione per il lavoro delle persone con disabilità portino a un reale ingresso nel mondo del lavoro e se non ritenga opportuno, per un’operazione di trasparenza, intervenire con un aggiornamento nelle delibere annuali dell’agenzia del lavoro, relative all’accertamento dei contributi esonerativi per l’assunzione di disabili dovuti dalle imprese”.
(Luca Boccaletti)