Tutelare gli aceri campestri presenti nell’area verde di via Podgora a Sant’Ilario D’Enza (Reggio Emilia). Lo chiede con un’interrogazione Gabriele Delmonte (Lega) ricordando che con l’approvazione della legge 20 la Regione disciplina la conservazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti.
“I filari di acero campestre di Sant’Ilario -ha spiegato il consigliere- hanno un valore culturale ma anche storico per i territori della Val D’Enza, in quanto testimonianza delle antiche pratiche agricole. L’area dove sono presenti è stata recentemente arata per fare spazio alla piantumazione di nuovi alberi ad alto fusto in seguito a una determinazione comunale. Il sindaco ha motivato il provvedimento con la necessità di proseguire il ‘processo di valorizzazione’ della zona”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere se “la Regione ha mai ricevuto comunicazioni sul tema dal Comune di Sant’Ilario, se è a conoscenza del ‘processo di valorizzazione’, che non prevede la sostituzione degli aceri disseccati con esemplari analoghi, bensì la piantumazione di alberi ad alto fusto di diversa tipologia e se ritiene che gli aceri campestri, che costituiscono la cosiddetta ‘piantata reggiana’, possano eventualmente rientrare nella definizione di boschi vetusti”.
(Lucia Paci)