“Garantire la possibilità di continuare a considerare “coerente” l’esperienza lavorativa con contratto di apprendistato stagionale, anche in settori diversi da quello del percorso scolastico frequentato, vista l’importanza che i giovani possano acquisire, attraverso questa esperienza formativa, competenze trasversali, organizzative e relazionali”.
A chiederlo, in una risoluzione, è Nadia Rossi (Pd). Il testo è sottoscritto anche dai democratici Massimo Bulbi, Matteo Daffadà, Luca Sabattini, Francesca Marchetti, Manuela Rontini, Palma Costi, Roberta Mori, Marco Fabbri, Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume e Antonio Mumolo, e da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), dai consiglieri di Italia Viva Pasquale Gerace e Giulia Pigoni, da Silvia Zamboni (Europa Verde), Michele Facci (Gruppo Misto), dai consiglieri della Lega Valentina Stragliati e Massimiliano Pompignoli, Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), Valentina Castaldini (Fi) e Marco Mastacchi (Rete civica).
“In Emilia-Romagna già dal 2016 con un emendamento a mia prima firma alla legge comunitaria e con successiva delibera di giunta avevamo provveduto a inquadrare lo strumento dell’apprendistato stagionale, per permettere ai giovani di accedere ad opportunità lavorative durante il periodo di sospensione delle attività didattiche a prescindere dal percorso scolastico e formativo che stavano compiendo, e di farlo nella piena legalità, in sicurezza e con ogni tutela”, spiega Rossi che ricorda come “ora una nota dell’Ispettorato nazionale del lavoro sembra mettere in dubbio questa possibilità, prevedendo che sia possibile stipulare l’apprendistato di primo livello solo se c’è una stretta correlazione tra percorso di istruzione e attività lavorativa. Una puntualizzazione che quindi sembra escludere tutte quelle ragazze e ragazzi che assolvono già l’obbligo formativo nella scuola, ad esempio nei licei. E che priva di uno strumento giuridico certo e di una possibilità di accesso sicuro al mondo del lavoro tanti giovani, soprattutto in Riviera romagnola, dove fare la stagione è tradizione e dove il comparto turistico ricopre una fetta di PIL a doppia cifra e sempre in aumento”.
L’atto è stato sottoscritto dalla maggioranza delle parti politiche presenti in Assemblea regionale, “a dimostrazione dell’importanza trasversale di questo tema sul nostro territorio e a livello nazionale, dove mi auguro possa essere affrontato con urgenza – magari come caso di scuola – e in tutte le sedi opportune, dalla Conferenza delle Regioni all’Ispettorato nazionale del Lavoro, bussando anche alla porta della Ministra Calderone al Ministero del Lavoro. È una battaglia nell’interesse dei giovani che continueremo a portare avanti”, sottolinea Rossi.
(Luca Molinari)