Supportare le imprese che operano sul demanio marittimo, lacuale e fluviale con finalità turistico-ricreativo, sulla scorta di quanto fatto dalla Regione Lazio. Lo chiede Fratelli d’Italia con una risoluzione a prima firma Marta Evangelisti e sottoscritta anche da Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri.
“La direttiva Bolkestein -ha sottolineato Evangelisti- ha colpito in maniera incontrovertibile le attività economiche insistenti sul demanio marittimo, lacuale e fluviale operanti all’interno del nostro territorio. Il sistema balneare italiano è in costante evoluzione ed è un sistema complesso e dalla forte eterogeneità, composto per lo più da aziende piccole e piccolissime, quasi sempre a conduzione familiare, che costituiscono il motore vitale della nostra economia turistica. Questo è un momento di grande incertezza per i gestori che sono in attesa di norme chiare in linea con la corretta applicazione della normativa europea ed italiana per cui è necessario garantire supporto agli operatori del settore”.
Sollecitando l’ultimazione dei lavori del Tavolo tecnico con l’acquisizione del dato relativo ai titoli concessori rilasciati sul demanio marittimo, lacuale e fluviale, fra le richieste c’è quella di stabilire il limite oltre il quale la risorsa può ritenersi scarsa, un criterio unico nazionale per la determinazione della scarsità della risorsa naturale e la verifica periodica sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali finalizzata al monitoraggio della scarsità della risorsa.
L’elenco prosegue con “l’obbligo di indizione delle gare da parte delle autorità concedenti, anche su istanza di parte, solo a seguito della verifica della scarsità del bene e il riconoscimento, fra i criteri per l’assegnazione delle concessioni, del valore di mercato dell’azienda creata dal concessionario uscente che tenga conto dell’avviamento, degli investimenti effettuati, dei beni materiali e immateriali, della remunerazione del capitale investito”.
(Lucia Paci)