“Alcuni funzionari del Servizio Affari istituzionali e delle Autonomie locali della Regione si starebbero cimentando in una azione di natura politica che spetterebbe diversamente alla Giunta, tanto da sconfinare in una censura rispetto alle iniziative intraprese da alcuni Gruppi consigliari”.
È quanto denuncia Galeazzo Bignami (Fi) in una interpellanza alla Giunta nella quale chiede cosa intenda fare l’esecutivo regionale “per tutelare i diritti dei Gruppi di minoranza e per garantire parità di accesso al supporto tecnico legislativo e amministrativo”.
La condotta di alcune “burocrazie interne” alla Regione – segnala Bignami – “sta determinando un evidente sbilanciamento nei rapporti tra opposizione e governo, acuito dal taglio sistematico alle strutture impartito dalla maggioranza consigliare la quale, simulando un risparmio di spesa equanime per maggioranza e opposizione, in realtà continua a beneficiare del supporto di larga parte delle strutture tecniche istituzionali le quali si stanno comportando in maniera tutt’altro che imparziale”.
Considerato “che il dovere di imparzialità della pubblica amministrazione è stabilito dalla Costituzione, i funzionari regionali – avverte il consigliere – devono rimanere estranei al dibattito politico, cosa che invece in alcuni casi non avvererebbe. E lo stesso Statuto della nostra Regione richiama espressamente la tutela dei diritti delle minoranze assembleari come uno dei punti imprescindibili di azione dell’ente”.
Bignami chiede quindi alla Giunta cosa intenda fare in tal senso e quali iniziative intenda intraprendere “per allontanare quei funzionari e dirigenti che stanno connotando la loro azione al principio ‘attacca l’asino dove vuole il padrone’ ledendo cosi quella imparzialità fissata dall’articolo 97 della Costituzione”.