Porre termine “realmente ai disservizi sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta Terme, che ormai sono divenuti una costante di questa linea, ottenendo da RFI un impegno concreto ad attuare una manutenzione adeguata della linea e dei suoi apparati e da Trenitalia-Tper (TT) un impegno analogo, per la parte di loro competenza, nonché, a promuovere un accertamento tecnico su quanto sta accadendo su questa linea”.
Al question time, Giulia Gibertoni (Gruppo misto) ha chiesto spiegazioni alla giunta. La risposta è arrivata dall’assessore a Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini. La consigliera elenca una lunga serie di disservizi che si sono verificati da gennaio a marzo a cui “di volta in volta si sono aggiunti la divulgazione di annunci fuorvianti e, soprattutto, la mancanza di informazioni chiare per i ritardi e le cancellazioni”. Il 6 marzo si sono addirittura verificati tre guasti sulla stessa linea: “nel primo, i pendolari hanno impiegato due ore per arrivare a Bologna alle 9.14, stipati all’inverosimile; nel secondo ritardi fra i 30 e i 60 minuti e soppressioni per un guasto a un passaggio a livello e a un deviatoio. E il giorno prima, sempre a causa di un guasto a un deviatoio ritardi fra 30 e 53 minuti e soppressione di ben 5 convogli ferroviari”.
“Il bando di gara – ha affermato in Aula Gibertoni – per il servizio ferroviario è stato un fallimento. Come dissi a Bonaccini già nel 2015: affidare il servizio Tper per 23 anni a un solo gestore non dà affidamento, chiedo sia al massimo di 10 anni diviso per territori. Si va verso un monopolio che rischia di condannare gli utenti ad anni di disservizi. Io stessa anni fa chiedevo di aprire alla concorrenza e ora chiedo di riprendere questa idea. Non si capisce perché, se il contratto di servizio è inadempiente, la Regione non lo faccia rispettare. Con il monopolio a Trenitalia avete legato le mani a voi e ai cittadini”.
Gibertoni nel testo dell’interrogazione scrive che “sulla ferrovia Porrettana, a cui gli utenti pericolosamente cominciano a disaffezionarsi, utilizzando in alternativa il mezzo privato, si sta ormai sviluppando da mesi una querelle politica che vede il governo regionale, da un lato, esimersi da ogni responsabilità, anzi condividendo le giuste recriminazioni dei pendolari”. Ma non basta: bisogna saper amministrare. La Regione, però, sottolinea la capogruppo del Misto, ha scelto “di fare della ferrovia Porrettana l’estremità di un servizio passante dalla stazione centrale di Bologna e che terminerebbe a Pianoro, con sconvolgimenti pesantissimi sugli attuali orari della linea Porrettana e ripercussioni gravi sulle vite dei pendolari” che hanno bocciato il progetto.
L’assessore Corsini ha parlato “di confusione. I disservizi ci sono, sono gravi e vanno risolti. Fer non c’entra, è il proprietario delle infrastrutture. La Porrettana è di proprietà di Rfi. Il contratto di servizio è in causa se si chiedono più treni, non c’è un contratto fra Regione e Rfi. I guasti sulla Porrettana sono imputabili quasi del tutto a problemi dell’infrastruttura che portano ritardi e soppressioni. La gara è giusta perché oggi non avremmo 1 miliardo per rinnovare il parco treni. A inizio 2024 c’è stato un tavolo tecnico che si è riunito il 30 gennaio e la Regione ha richiamato Rfi alle proprie responsabilità. A marzo è stato confermato l’avvio, da agosto, per lavori sulla linea per 5,2 milioni e uno studio per il raddoppio della linea fino a Marzabotto. Il raddoppio risolverebbe buona parte dei disservizi. Se la linea è monorotaia e c’è un guasto, si blocca tutto”.
Giulia Gibertoni ha replicato: “Confermo ciò che ho detto. Il bando di gara è all’origine dei disservizi, asservito al monopolista Trenitalia. C’è qualcosa che non va nella vostra gestione, non avete saputo gestire il contratto di servizio. La Regione non è neutrale, gestisce insieme con Trenitalia attraverso Tper”.
(Gianfranco Salvatori)