Ambiente e territorio

MALTEMPO. PERDURANO “GRAVI” DISSERVIZI, BIGNAMI (FI): REGIONE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE CONTRO GESTORI E FORNITORI ENERGIA

MALTEMPO. PERDURANO “GRAVI” DISSERVIZI, BIGNAMI (FI): REGIONE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE CONTRO GESTORI E FORNITORI ENERGIA

La Regione si costituirà parte civile contro i soggetti gestori e fornitori di energia elettrica, a fronte dei “gravi disagi” che ancora si registrano in Emilia-Romagna, a giorni di distanza dalla perturbazione metereologica che, dal 5 febbraio scorso, ha provocato nevicate sull’Appennino, mareggiate e precipitazioni piovose rilevanti?

A chiederlo, considerandola una soluzione “auspicabile”, è il consigliere Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui denuncia il fatto che, a monte di “larga parte dei disagi” segnalati nell’area appenninica, ci sarebbero i “gravi danni” alla linea elettrica, che avrebbe subito “cedimenti e interruzioni strutturali tali da interrompere le forniture a diverse decine di migliaia di utenze”.

A questo proposito, Bignami segnala che numerose utenze (aziende, artigiani, esercizi commerciali, privati, strutture ospedaliere, ecc) risulterebbero ancora prive di luce, acqua, gas, e ciò comporterebbe non solo “disagi”, ma anche rischi per “l’incolumità di tantissime persone assistite da macchinari e da strumentazioni alimentate da energia elettrica”.

Intere aziende – specifica il consigliere – sarebbero state costrette a interrompere le linee di produzione e anche diverse attività commerciali, oltre a cessare l’erogazione dei propri servizi, dovranno buttare i beni deperibili, come i generi alimentari, per l’impossibilità di conservarli.

Bignami evidenzia inoltre che migliaia di persone sono rimaste senza riscaldamento, senz’acqua e al buio per giorni e rileva che, normalmente, se un utente non corrisponde quanto dovuto a Enel o agli altri gestori e fornitori di energia, immediatamente cessa l’erogazione del servizio. Sembrerebbe quindi “congruo” –  afferma –  applicare il medesimo principio a Enel, che, non garantendo le prestazioni, dovrebbe pagare tutti i danni causati.

Bignami chiama in causa anche la Regione, che, in base all’art. 117 della Costituzione, avrebbe competenze sul trasporto e sulla distribuzione nazionale dell’energia: di conseguenza avrebbe anche l’obbligo di concordare con i soggetti gestori le modalità di verifica degli impianti e delle modalità di distribuzione dell’energia. Identica la situazione delle infrastrutture necessarie a garantire il funzionamento delle linee telefoniche, sia fissa che mobile, che per la “cattiva gestione manutentiva” non avrebbero funzionato per molto tempo e, in parte, risulterebbero tuttora fuori uso.

Il consigliere chiede quindi a quanto ammontino i danni subiti, quali azioni si stiano attivando per ristabilire la piena funzionalità dei territori, a quanto ammontino le risorse che saranno stanziate, da chi saranno erogate e entro quali tempi, e quali iter procedurali saranno adottati per garantire che siano destinate a chi effettivamente ha subito danni e non si disperdano nelle “burocrazie interne”.

Bignami vuole infine sapere come sia possibile che, a “oltre 96 ore dalle precipitazioni” si segnalino ancora zone isolate e migliaia di utenze prive di gas, acqua e energia e se la Giunta non ritenga necessario ripensare il sistema di tutela idrogeologica, “che evidentemente compartecipa alla determinazione di queste situazioni”. (AC)

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