Sanità e welfare

Piccinini (M5s): il governo rifinanzi il programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”

Risoluzione per impegnare la giunta ad attivarsi con il governo: “I fondi del Pnrr avevano stanziato i finanziamenti, ma l’esecutivo ha tagliato 1,2 miliardi di queste risorse. Le Regioni sono allarmate e il taglio è inaccettabile”

Sollecitare il governo perché rifinanzi il programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”.

L’impegno alla giunta lo ha chiesto Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 stelle, in una risoluzione.

La consigliera ricorda che nel decreto legge del marzo 2024, sull’attuazione del Pnrr “sono stati definanziati gli investimenti destinati alla realizzazione del programma denominato «Verso un ospedale sicuro e sostenibile», già finanziati a carico del Fondo complementare del maggio 2021 che finanziava il programma. La commissione salute della Conferenza delle Regioni, allarmata, ha chiesto “un incontro urgente al ministro della Salute Schillaci contro il taglio di 1,2 miliardi di fondi del Pnrr, relativi prevalentemente a opere per la sicurezza sismica o in generale per la sicurezza delle strutture ospedaliere, ritenendo, come è, il taglio inaccettabile”.

Silvia Piccinini sottolinea come “alcuni interventi finanziati sono già cantieri in corso o hanno già gare assegnate, quindi hanno prodotto obbligazioni giuridicamente vincolanti, non sono sostituibili con i fondi dell’articolo 20 della legge 67 del 1988 (ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico) e la rimodulazione del finanziamento già accordato in cantieri di strutture ospedaliere per l’antisismica già avviati potrebbe provocarne il fermo, con rilevanti ricadute tecnico-giuridiche economiche a carico di Regioni e sistema sanitario regionale che hanno sottoscritto gli affidamenti”.

La capogruppo M5s conclude affermando che “viene leso in questo modo il diritto alla salute dei cittadini, che invece dovrebbe essere la priorità, e che il taglio delle risorse fondamentali ai territori e alle strutture ospedaliere pubbliche continua ad impoverire la sanità di prossimità”.

(Gianfranco Salvatori)

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