Scuola giovani e cultura

Cuoghi (Fdi): garantire la gratuità della retta del nido ai residenti in montagna

Il consigliere chiede alla giunta che sia rinnovato, anche per l’anno scolastico 2024/2025, il provvedimento di gratuità delle rette del nido per i residenti dei Comuni montani. “Le famiglie hanno bisogno di chiarezza”

Rinnovare, anche per l’anno scolastico 2024/2025, il provvedimento che garantisce la gratuità delle rette dei servizi educativi per la prima infanzia (nido) per i residenti dei Comuni montani.

A chiederlo, con una interrogazione rivolta alla giunta, è il consigliere Luca Cuoghi (Fdi). 

“A settembre 2023 – ricorda Cuoghi – la giunta ha illustrato la novità in ambito welfare e istruzione, in particolare per quel che riguarda la gratuità del nido per le famiglie che vivono in montagna e nelle aree interne”. L’investimento complessivo era stato di oltre 70 milioni di euro da parte della Regione, con l’obiettivo – tra gli altri – di raggiungere il 45% di copertura di frequentazione dei nidi, secondo lo standard europeo.

Cuoghi sottolinea come il Miur abbia assegnato anche per quest’anno risorse pari a 27,5 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, da destinare alla gestione e qualificazione dei servizi e ad azioni innovative per la fascia 0-6 anni, cui si aggiunge il Fondo regionale per i servizi educativi per l’infanzia di quasi 7 milioni di euro.

“In un secondo momento, ad ottobre, – evidenzia il consigliere – la giunta aveva poi inserito in delibera un requisito, in precedenza non annunciato: per l’esenzione è necessario avere un Isee familiare che non superi i 40mila euro annui”.

“Ad una mia richiesta per conoscere il numero di bambini che hanno usufruito di tale bonus, è stato risposto che questo tipo di raccolta dati viene di norma effettuata a partire dal mese di marzo. Poiché il provvedimento relativo alla gratuità della retta per i residenti nei comuni montani termina il 30 giugno – sottolinea il consigliere – c’è, tra genitori e uffici scuola, un’incertezza sul suo proseguimento”.

“Le famiglie vorrebbero giustamente sapere già oggi quel che sarà a settembre per i loro futuri bilanci familiari, sapere cioè se potranno contare su questa esenzione”, conclude Cuoghi.

(Brigida Miranda)

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