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Intelligenza Artificiale, lavoro, clima, cultura: l’Emilia-Romagna vuole un’Ue più solidale

Fra gli obiettivi della relazione discusso in commissione Bilancio anche la gestione della transizione ecologica

Gestione dell’Intelligenza Artificiale, sostegno all’energia eolica, transizione ecologica, resilienza idrica, potenziamento delle biotecnologie e impegno per la tutela dei minori. Questi gli obiettivi posti dalla Regione Emilia-Romagna all’Unione europea per i prossimi anni contenuti nella Relazione alla Sessione europea 2024 approvati nel corso della commissione Bilancio presieduta da Massimiliano Pompignoli.

La richiesta di viale Aldo Moro si basa anche sui risultati raggiunti in questi anni dalla Regione, che, sui principali indicatori relativi a lavoro, sviluppo e diritti si pone sopra la media italiana e si avvicina agli standard previsti dall’Unione europea. A confermarlo i numeri: l’Ue chiede agli Stati membri di avere un tasso di occupati del 78% nella fascia di età 20-64 anni: la media italiana è del 64,8%, quella emiliano-romagnola del 74,8%; per l’Ue i Neet (cioè i giovani che non lavorano e non studiano) non devono superare il 10%: in Italia sono il 19%, in Emilia-Romagna l’11,9%; l’Ue stabilisce che il 3% del Pil debba essere destinato alla ricerca: la media italiana è pari all’1,56%, quella regionale al 2,28%; l’Europa chiede di raggiungere il 42% di energia prodotta da fonti rinnovabili: media italiana 13%, in Emilia-Romagna 21,8%; l’Ue chiede di avere meno del 9% di abbandoni scolatici: lungo la Penisola sono l’11,5%, lungo la via Emilia il 9,5%.

“L’Unione europea è sempre più importante per la vita della nostra regione: sottolineo l’impegno della nostra Regione sul tema dell’Intelligenza artificiale, sulla necessità di governarla e di impiegarla in modo proficuo come, ad esempio, stiamo facendo con i supercomputer, e nel controllo della qualità dell’aria”, spiega Lia Montalti (Pd) per la quale “di grande importanza è anche la normativa per l’energia eolica off shore”.

“Trovo strano che se da un lato diciamo che l’Ue è molto importante per il nostro futuro ora ci si dice di accelerare la Sessione europea 2024 dell’Emilia-Romagna”, spiega il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) per il quale “non so se abbia senso parlare di etica davanti all’Intelligenza Artificiale, visto che si tratta di un algoritmo che si basa sulle informazioni che sono gli esseri umani: se facciamo decidere l’IA su alcuni temi lo fa solo in base alla statistica, si tratta di algoritmi e non soggetti autonomi, quindi eviterei di parlare di etica”.

La commissione ha nominato Marco Fabbri (Pd) relatore di maggioranza.

(Luca Molinari)

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