La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, ha approvato all’unanimità la ripartizione delle risorse del fondo sociale regionale (stralcio del programma annuale 2015) che assegna 500.000 euro a sette Comuni colpiti dal sisma: Cento (Fe) e i comuni modenesi di Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio. A beneficiare dei fondi saranno 468 nuclei familiari alloggiati nei PMAR (Prefabbricati modulari abitativi rimovibili). Le risorse saranno così ripartite: Cento 30.982,91 euro; Cavezzo 49.145,30; Concordia 75.854,70; Mirandola 142.094,02; Novi di Modena 92.948,72; San Felice sul Panaro 53.418,80; San Possidonio 55.555,56.
“Le finalità del provvedimento – ha spiegato la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini – è quella di realizzare misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito, fra cui il prestito d’onore, che consentano ai nuclei familiari terremotati di riacquistare una progressiva autonomia e il ritorno alle normali condizioni di vita”.
Gualmini e l’assessore alla Ricostruzione, Palma Costi, hanno poi confermato l’impegno della Giunta di “chiudere i PMAR entro il 31 dicembre 2015”.
“In questa nuova legislatura – ha aggiunto Costi – il tema è quello dell’assistenza alla popolazione. Sono in programma ordinanze sugli alloggi terminati, perchè l’obiettivo, lo ribadisco, è la chiusura dei muduli abitativi temporanei”.
Alan Fabbri, capogruppo Ln, ha auspicato l’arrivo di fondi anche per la parte rurale del territorio. Raffaella Sensoli (M5s) ha sottolineato l’esigenza di arrivare all’istituzione di un reddito di cittadinanza.
Plauso all’iniziativa da Marcella Zappaterra (Pd): “È una risposta – ha detto – a quella fascia di cittadini in difficolta”.
Zoffoli, presidente della commissione, nel suo intervento ha rimarcato “l’importanza e l’impatto che hanno sul tessuto territoriale la sanità e i servizi sociali”. Rivolgendosi ai componenti della commissione ha espresso “la totale disponibilità a collaborare, rendendosi pronto a recepire idee e suggerimenti”.
(In allegato, foto della seduta)