Quale il giudizio della Giunta regionale sulla nomina, “in contrasto con il progetto di riordino degli enti locali”, del segretario generale della Provincia di Forlì-Cesena? È il quesito posto nell’interrogazione presentata dal consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega Nord).
“Tali nomine- afferma Pompignoli- avverrebbero in virtù del dettato del Tuel del 2000, che prevede come obbligatoria la presenza della figura del responsabile degli atti amministrativi e che il governo Renzi non avrebbe provveduto a superare per adeguarsi alla riforma sulla cancellazione delle Province, rendendola così del tutto inefficace”.
“L’apparente abolizione delle Province- prosegue il consigliere nell’interrogazione- voluta dalla riforma del ministro Graziano Delrio ha gettato nel caos organizzativo, amministrativo e finanziario tutti questi enti per via della contraddittorietà delle norme previste dal governo Renzi che non sono utili a predisporre la riorganizzazione delle funzioni e non forniscono risposte sulla ricollocazione del personale”. Per la Lega Nord non sarebbe ancora stato affrontato il tema della riallocazione dei servizi e del personale provinciale forlivese-cesenate: “Sarebbero 228 i dipendenti della Provincia di Forlì-Cesena in esubero”.
Nell’atto ispettivo, Pompignoli chiedi quindi alla Giunta i dati relativi al compenso corrisposto al segretario generale della Provincia di Forlì-Cesena e la durata del mandato.
Inoltre, il consigliere auspica che l’amministrazione regionale assumera iniziative nei confronti del Governo Renzi e del ministro Delrio affinché “venga definito in modo chiaro e trasparente il futuro dei dipendenti provinciali, prevedendo la soppressione della figura del segretario generale delle Province”.
In conclusione dell’interrogazione, l’esponente Ln chiede alla Giunta come intende dare seguito “all’accelerazione sulle riforme delle amministrazioni provinciali, contestuali, tuttavia, alla tutela dei dipendenti in essere”.
(cr)