Conoscere lo stato di avanzamento delle candidature di ampliamento e di nuova istituzione dei Sic (siti di interesse comunitario) e delle Zsc (zone speciali di conservazione), risolvendo nel contempo una serie di specifiche criticità.
Sono le richieste contenute nell’interrogazione presentata dalla capogruppo Silvia Zamboni (Europa Verde).
Nell’atto ispettivo Zamboni elenca una serie di siti da valorizzare, come l’ex polveriera di Rio Gandore, un’area di 140 ettari di bosco nel comune di Gazzola (Piacenza) che è stata destinata a utilizzi militari fino al 1995, poi bonificata dagli esplosivi e quindi chiusa. “L’area ha visto in questi anni un rigoglioso sviluppo della vegetazione spontanea e del bosco già presente – spiega Zamboni – trasformatosi in uno straordinario polmone verde. Legambiente e il Fondo ambiente italiano (Fai) hanno candidato, sin dai primi anni 2000, l’ex polveriera di Rio Gandore per l’istituzione di un nuovo Sic, elaborando progetti e raccogliendo firme. La proposta si è purtroppo arenata, secondo quanto riportato da Legambiente, di fronte all’opposizione del Comune”.
Zamboni segnala problemi anche per quanto attiene le attività autorizzate, alcune delle quali non consone alla tutela di queste aree “come la pratica sportiva del downhill che consiste nel lanciarsi a tutta velocità in mountain bike giù per il versante di una montagna. Sport pericoloso sia per chi lo pratica sia per chi si trovi accidentalmente sul percorso e che ha un notevole impatto ambientale sui sentieri, sul terreno e sulla fauna. Nell’area Zsc di Monte Duro, l’aumento continuo delle persone e dei gruppi che praticano il downhill è stato causa di ripetuti incidenti”.
La consigliera cita anche l’area Zsc della Val Tassaro, dove è presente la più settentrionale stazione regionale della Salamandrina di Savi, importante anfibio endemico italiano, che meriterebbe un ampliamento della fascia di protezione; segnala i lavori per il consolidamento e la riapertura della Gatta-Pianello, una pista solo in parte asfaltata che corre parallela al Secchia nella zona dei Gessi Triassici dove, secondo alcune segnalazioni, vi sarebbero state alterazioni degli habitat; sempre nell’area dei Gessi Triassici, ad agosto 2023, si era inoltre disputato lo slalom automobilistico Pianello-Bondolo. “Secondo quanto segnalato da alcune associazioni ambientaliste, la competizione automobilistica si sarebbe tenuta senza valutazione di incidenza e senza alcuna conseguente autorizzazione ambientale”, afferma Zamboni.
Alla luce dei fatti, Zamboni chiede alla giunta “se l’opposizione del Comune sia stata decisiva nel fermare la candidatura dell’ex polveriera di Rio Gandore e se non si ritenga opportuno che gli Enti gestori dei Parchi possano individuare i tracciati in cui è consentito il downhill”. Infine, chiede chiarezza sulla modalità di esecuzione dei lavori di rispristino della pista Gatta-Pianello e sulle autorizzazioni ambientali rilasciate in occasione dello slalom automobilistico Pianello-Bondolo.
(Brigida Miranda)