Rendere più autonomo ed efficiente il Centro di assistenza ed emergenza (Cau) di Parma, anche attraverso i contributi finanziari necessari, migliorandone nel contempo l’ambiente lavorativo e rispondendo in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.
A chiederlo, con una interpellanza rivolta alla giunta, è un consigliere di Rete civica.
“Da numerose segnalazioni – spiega il consigliere – emerge che al Cau di Parma, nei giorni scorsi, si sono registrati notevoli disagi e disservizi in quanto gli utenti, al momento della loro presa in carico, si sono visti assegnare dapprima al Cau e poi al servizio di Guardia medica. Particolare importante è che sono in essere due protocolli differenti, uno dell’Azienda ospedaliera, al quale devono attenersi gli infermieri che operano nel triage di Pronto soccorso, e uno dell’Ausl al, quale si devono attenere gli infermieri che operano nel Cau. Questi protocolli riportano patologie diverse e ciò crea ulteriore disagio al personale”.
“Attualmente il Cau di Parma è strutturato come un distaccamento del Pronto soccorso senza avere una piena autonomia per quanto riguarda il personale, le attrezzature e i servizi e, se pur nato come misura efficace per la gestione delle urgenze sanitarie a bassa complessità clinico assistenziale e per ridurre il carico di lavoro del Pronto Soccorso, al momento soffre di evidenti difficoltà gestionali”, precisa Rete civica.
A rispondere è stato l’assessore alla Sanità. “Il Cau di Parma è stato attivato il 19 dicembre 2023. L’assetto iniziale ha previsto un ambulatorio h24 in una sede temporanea all’interno del Pronto soccorso mentre, dal 13 febbraio, grazie al completamento di una ulteriore fase dei lavori di riqualificazione del padiglione, il Cau è stato trasferito in un’altra area adiacente al Ps. Sono inoltre iniziati lavori di riqualificazione del padiglione nell’area che dovrà essere destinata definitivamente all’attività del Cau, che sarà dotata di accesso autonomo. Tali lavori richiederanno circa quattro mesi per il loro completamento. In questa fase, la vicinanza e l’integrazione tra personale ospedaliero e territoriale sono un valore aggiunto, pur mantenendo una propria autonomia. A garanzia dell’integrazione attuale e futura è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da referenti medici e infermieristici appartenenti sia al Cau sia al Pronto soccorso”.
Il consigliere di Rete civica si è dichiarato “soddisfatto” affermando inoltre che continuerà a “tenere monitorata la situazione sui problemi segnalati”.
(Brigida Miranda)
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