La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha svolto oggi un’udienza conoscitiva con enti locali, istituzioni e associazioni economiche e di categoria sul Bilancio 2015, e pluriennale 2015-2017, della Regione, per raccogliere osservazioni e proposte.
Dopo l’intervento d’apertura dell’assessore al Bilancio, Emma Petitti, che ha richiamato le linee strategiche del Bilancio e i punti salienti della manovra, sono intervenuti Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia-Romagna, in rappresentanza del tavolo regionale dell’imprenditoria, Sergio Bassoli (Cgil), e Mario Agnoli, direttore generale Confindustria Emilia-Romagna.
Rossi ha espresso “apprezzamento per lo sforzo compiuto dalla Regione nel mantenere l’impegno al sostegno dello sviluppo socio-economico della società regionale”. Ha poi definito “meritoria” la scelta di non aver aumentato la pressione fiscale, “anche se la nuova sfida, alla luce del riordino costituzionale e istituzionale in corso, sul cui impatto regionale il tavolo dell’imprenditoria è pronto al confronto, sarà la revisione del sistema dei tributi locali e, auspicabilmente, una riduzione di quelli a carico delle attività economiche”. Il pieno mantenimento del finanziamento del fondo per l’autosufficienza e degli altri fondi di welfare è stato sottolineato “per le importanti ricadute anche per il sistema delle imprese”. Quanto ai fondi per la banda ultra larga e per il superamento del digital divide, è stata sottolineata “l’importanza della leva pubblica per superare le rigidità del mercato”. Rossi, infine, ha chiesto alla Giunta di approfondire il tema della garanzia fidi e il ruolo dei consorzi fidi, “settore strategico per il sostegno alle imprese”.
Bassoli ha criticato la legge di stabilità del Governo “e i tagli, eccessivi, alle Regioni e al sistema della autonomie locali”, perché, secondo la Cgil, “metteranno a rischio la tenuta dei servizi, in particolare di welfare, e gli investimenti”. In questo quadro nazionale preoccupante, però, ha giudicato “positivamente l’impegno della Regione a sostegno di politiche anticicliche, in particolare per quanto riguarda sanità, sociale, trasporto pubblico locale e cofinanziamento dei fondi strutturali europei e statali”. Infine, ha espresso dubbi riguardo all’allentamento del patto di stabilità promesso dal Governo, “le cui ricadute si preannunciano molto più a macchia di leopardo di quanto si sia prospettato”, chiedendo alla Giunta di attivare “il prima possibile il patto per il lavoro preannunciato dal Presidente Bonaccini”.
Agnoli ha dato un giudizio “sostanzialmente positivo circa le politiche del Governo a favore delle imprese, sottolineando l’impatto, ancorché in fase d’avvio, del jobs act“. Riguardo alla manovra di bilancio della Regione, ne ha condiviso gli obiettivi strategici e ha richiamato i tagli ai costi della politica e dell’amministrazione come “importante segnale di credibilità della nuova amministrazione”. Pur giudicando importanti le risorse regionali destinate al cofinanziamento dei fondi strutturali, ha chiesto alla Giunta di operare “una rigorosa razionalizzazione della spesa e un’attenta ricognizione dei capitoli di spesa per concentrare le risorse sulle priorità della società regionale”. Infine, Agnoli ha concluso richiamando l’esecutivo regionale a stanziare “maggiori risorse per lo sviluppo a favore delle imprese”, dichiarando la disponibilità di Confindustria “a sostenere Regione e Governo nella battaglia in sede Ue finalizzata a escludere i contributi regionali destinati al cofinanziamento dei fondi strutturali dal patto di stabilità nazionale e regionale”.
(lg)