Scuola giovani e cultura

Approvata la legge contro l’abbandono sportivo da parte dei giovani: 500mila euro in due anni

L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge di Italia Viva-Pd-Lista Bonaccini che prevede lo stanziamento di 500mila euro nel biennio 2024-2025. Voto favorevole bipartisan alla richiesta di sostenere le famiglie per i costi dei certificati medici sportivi

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Mezzo milione in due anni contro l’abbandono sportivo da parte dei giovani. E ancora: garantire un numero adeguato di visite per i certificati per l’autorizzazione alle pratiche sportive e prevedere una sostanziale gratuità per chi, non trovando spazio nel servizio pubblico, deve rivolgersi alla sanità privata per avere i certificati medici sportivi; emanare in tempi rapidi i bandi per l’applicazione della nuova legge in modo da erogare quanto prima le risorse previste dalla nuova legge.
È l’impegno della Regione Emilia-Romagna contro l’abbandono sportivo scolastico: l’Assemblea legislativa, infatti, ha approvato il progetto di legge di Italia Viva-Partito democratico-Lista Bonaccini che prevede lo stanziamento di 500mila euro nel biennio 2024-2025 per evitare che i giovani lascino lo sport o per far sì che chi ha l’ha abbandonato si riavvicini all’attività sportiva. Approvati anche alcuni ordini del giorno proposti sia dalla maggioranza sia dalle opposizioni che, fra le altre cose, chiedono che i bandi per l’applicazione della nuova legge siano emanati in tempi rapidi e senza sovraccarichi burocratici, in modo che i fondi stanziati siano erogati quanto prima, e che impegnano la giunta a garantire le visite per i certificati per l’autorizzazione alle pratiche sportive.
“Il tema dei certificati e dei loro costi è vero ed è giusto intervenire sul problema dei costi. Nel complesso è importante contrastare l’abbandono sportivo dei giovani: lo sport è utile sia per la salute fisica, sia per quella psicologica. Lo sport insegna anche ad affrontare la sconfitta e a ripartire, insegna a non mollare e a ricominciare anche quando non ci sono margini di ripresa. Insegna a sudare e a capire i propri limiti. Questa legge ha un ruolo fondamentale”, spiega il Partito democratico.
Per il Gruppo Indipendente: “E’ giusto garantire l’attività sportiva, bisogna però contrastare le diseguaglianze che ci sono tra le varie realtà del territorio, così come garantire le visite mediche per i certificati: chi vive in montagna a ora è discriminato, in Appennino è più difficile poter fare le visite mediche sportive”.
Proprio sul tema visite sportive Europa Verde ha ribadito la necessità di “prevedere il diritto all’accesso alla visite in modo celere e bisogna prevedere contributi economici per chi fosse costretto a rivolgersi alla sanità privata per ottenere i certificati. Occorre prevedere sgravi legati al reddito e a situazioni di famiglie numerose o con disabilità. Per i giovani la pratica sportiva è fonte indispensabile per la socializzazione e lo stare insieme”.
Sullo stesso tema Fratelli d’Italia sottolinea come “il problema dei certificati è sentito soprattutto nei territori di provincia, per cui bisogna che i certificati medici sportivi siano gratis per tutti i ragazzi che non riescono a rivolgersi alle strutture pubbliche per mancanza di posti. Chi è costretto a rivolgersi a medici privati non deve pagare i certificati, perché in tal modo si sopperisce alle inadempienze della Regione. I costi di cui stiamo parlando, in montagna e in provincia, sono molto rilevanti per le società sportive e per le famiglie e si deve intervenire. Così come occorre che i mezzi pubblici siano gratuiti per i giovani che si recano a fare attività sportiva: la Regione ha previsto che il percorso casa-scuola sia gratuito. Ora serve che lo diventi anche il percorso casa-sport”.
“Lo sport deve essere un momento di aggregazione e di educazione per i giovani, serve grande attenzione per i piccoli impianti: non crediamo che lo sport debba essere competizione, ma un momento sociale”, spiega il Movimento 5 Stelle nell’annunciare voto a favore del progetto di legge.
Sostegno al provvedimento è stato espresso dalla Lista Bonaccini per la quale “è giusto lavorare perché i ragazzi e le ragazze svolgano attività fisica e che non ci siano troppi casi di abbandono dell’attività sportiva e cercare di riportare a fare sport chi ha smesso. L’abbandono sportivo è un problema che va affrontato”. Sulla stessa linea il Partito democratico che ricorda come “è importante contrastare l’abbandono sportivo dei giovani: lo sport è utile sia per la salute fisica, sia per quella psicologica. Lo sport insegna anche ad affrontare la sconfitta e a ripartire, insegna a non mollare e a ricominciare anche quando non ci sono margini di ripresa. Insegna a sudare e a capire i propri limiti. Questa legge ha un ruolo fondamentale”.
La Lega si è detta favorevole agli obiettivi del progetto di legge, ma ha annunciato l’astensione perché “i bandi verranno gestiti solamente dalla giunta e poi pensiamo che le risorse vadano date solo a quei soggetti che da sempre si occupano di sport come le società sportive, le federazioni sportive e le altre realtà del ramo. Per questo motivo ci asteniamo”.
La legge prevede che possano beneficiare dei fondi le Società sportive dilettantistiche e le Associazioni sportive dilettantistiche, gli Enti di promozione sportiva, il Coni, il Comitato paralimpico, le Federazioni sportive riconosciute e le Discipline sportive associate, gli Enti locali e altri soggetti pubblici, le Istituzioni scolastiche riconosciute dal governo.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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