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Europa Verde: adottare gli appalti etici contro le violazioni dei diritti umani

Con una risoluzione si chiede alla Regione che, in caso di violazioni, vengano esclusi gli operatori economici in fase di valutazione delle offerte

La Regione Emilia-Romagna e gli Enti controllati adottino “gli appalti etici al fine di tenere conto di eventuali violazioni dei diritti umani e/o del diritto internazionale da parte degli operatori economici e quindi di escludere tali soggetti in fase di valutazione delle offerte e si inserisca “il requisito etico legato al rispetto dei diritti umani nel Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia-Romagna e Cgil-Cisl-Uil ER in materia di legalitĂ  e appalti”.

E’ l’impegno chiesto alla giunta da una risoluzione di Europa Verde. Nell’atto, si ricorda che nel dicembre 2021 è stato sottoscritto in Regione il Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia-Romagna e Cgil-Cisl-Uil ER in materia di legalitĂ  e appalti. “Tra gli obiettivi primari del protocollo – afferma il documento – c’è il contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalitĂ  organizzata. Particolare attenzione viene prestata alla presenza di imprese irregolari e cooperative spurie, caporalato, evasione fiscale e contributiva, irregolaritĂ  contrattuali. Con il Protocollo viene anche assicurato l’impegno da parte delle stazioni appaltanti a effettuare un confronto preventivo all’avvio delle procedure di appalto con i soggetti firmatari e le Organizzazioni sindacali firmatarie. A sostegno della legalitĂ  vengono anche rafforzati i requisiti qualitativi e reputazionali nelle procedure di assegnazione degli appalti, incentivando imprese e operatori economici piĂš affidabili, iscritti agli elenchi di merito”.

Attuando i principi guida delle Nazioni unite su Imprese e diritti umani, l’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a dotarsi, nel 2016, di un Piano d’azione nazionale (Pan) in tema di Impresa e Diritti umani. Nel dicembre 2021 è stato varato il secondo piano quinquennale (2021-2026) e “nella sezione “Appalti pubblici”, viene sottolineato che l’Italia “aderisce pienamente al principio dell’appalto socialmente responsabile ed è impegnata nell’assicurare che il rispetto dei diritti umani sia preso in considerazione in tutte le fasi dell’appalto”.

Europa verde, poi, sottolinea che “la direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del febbraio 2014, sugli appalti pubblici recita al comma 4 dell’articolo 57: “Le amministrazioni aggiudicatrici possono escludere, oppure gli Stati membri possono chiedere alle amministrazioni aggiudicatrici di escludere dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico […] se l’amministrazione aggiudicatrice può dimostrare con mezzi adeguati che l’operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, il che rende discutibile la sua integrità”.

(Gianfranco Salvatori)

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