Ambiente e territorio

M5s: Parma, chiarire a che punto è la vendita di Villa Casino dei Boschi

“L’edificio costruito nella seconda metà del ‘700 si trova nel parco dei Boschi di Carrega. Un anno fa l’Ente parchi diede il via libera alla vendita, fissando la base d’asta in 3,5 milioni di euro, per riqualificare l’immobile ed evitarne il declino”. La giunta: “Escluso l’uso abitativo”

“Quali siano a oggi i risultati della procedura di alienazione della porzione di proprietà immobiliare pubblica da parte dell’Ente Parchi e Biodiversità dell’Emilia Occidentale e a quali esiti abbia portato il dialogo con il ministero della Cultura per la salvaguardia della Villa Casino dei Boschi (Parma)”.

E’ la domanda posta al question time dal Movimento 5 stelle a cui ha risposto l’assessore a Parchi e forestazione. Il M5s ricorda che nel marzo 2023, l’Ente Parchi e Biodiversità dell’Emilia Occidentale ha approvato l’alienazione dell’immobile all’interno dei boschi di Carrega “fissando in tre milioni il prezzo a base d’asta allo scopo di individuare un soggetto che potesse effettuare considerevoli investimenti necessari per la riqualificazione strutturale e funzionale del compendio, onde adibirlo a nuovo utilizzo scongiurandone l’irreversibile declino”. Il timore dei residenti, secondo la consigliera pentastellata, è che l’uso possa essere solo privato, magari con la costruzione di appartamenti.

Gli assessorati regionali Parchi e forestazione e Cultura, ha ricordato il M5s, e paesaggio hanno approfondito la vicenda con il ministero della Cultura e con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti per le province di Parma e Piacenza. Dopo questo confronto c’è stato un incontro al ministero per “rappresentare la volontà della Regione di valutare congiuntamente possibili azioni di recupero del complesso architettonico e naturalistico a cui sarebbero dovuti seguire ulteriori incontri finalizzati ad affrontare, sia sotto il profilo tecnico sia politico-istituzionale, tutti gli aspetti che il caso pone per garantire il futuro di questo luogo unico e prezioso”.

L’area interessata vede una foresta di 1.400 ettari, a 10 chilometri da Parma, nel Comune di Sala Baganza. La villa, di proprietà per il 40% dell’Ente parchi e per il 60% della famiglia Carrega, fu fatta costruire dalla duchessa Maria Amalia di Borbone tra il 1775 e il 1789.

L’assessore ha spiegato che la procedura di alienazione da parte dell’Ente parco riguarda solo “gli edifici e le pertinenze verdi per circa 5 ettari, cioè l’1,5% di proprietà pubblica che è di 330 ettari. La prima asta è andata deserta. Con l’assessorato alla Cultura abbiamo contattato il ministero. Con la Soprintendenza vogliamo valutare il recupero della parte pubblica e privata, quest’ultima detiene la parte più pregiata. Il valore architettonico e naturalistico è elevato. L’obiettivo condiviso riguarda la salvaguardia e la valorizzazione del complesso in un ottica di sostenibilità. E’ escluso l’uso abitativo e residenziale. La direzione è quella dell’uso pubblico”.

Il M5s ha sottolineato di interessarsi della parte pubblica, “patrimonio culturale di una comunità, che può essere messo a rischio da scelte incomprensibili. Risulta che gli utilizzi previsti dal piano di recupero, secondo una delibera del 1992, contemplino anche l’uso abitativo. Occorre agire per salvaguardare questo luogo, non per svenderlo”.

(Gianfranco Salvatori)

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