Ambiente e territorio

Pd: sollecitare il governo a velocizzare il rimborso dei beni mobili danneggiati dall’alluvione

Chieste certezze a fronte dell’annuncio del vice ministro delle Infrastrutture. Il sottosegretario alla presidenza di giunta: “Non si conoscono ancora né la dotazione finanziaria né i tempi dell’erogazione dei fondi”

Sollecitare il governo affinché mantenga la promessa di indennizzare i beni mobili (quali armadi, cucine, lavastoviglie, lavatrici e altri elettrodomestici) presenti nelle abitazioni colpite dall’alluvione dello scorso anno che sono stati distrutti o danneggiati dalla furia dell’acqua e sblocchi il meccanismo del credito d’imposta per le imprese. Lo chiede il Partito democratico con un’interrogazione a risposta immediata in Aula.

“A fronte delle promesse della presidente del Consiglio -ha sottolineato il Pd- dopo un anno dagli eventi alluvionali ai danni materiali si sono aggiunti il silenzio e la distanza delle istituzioni nazionali, dato il pesante ritardo nell’identificazione delle procedure e nell’erogazione dei risarcimenti. In particolare, i beni mobili ancora non rientrano fra quelli indennizzabili e il credito d’imposta non è stato attivato. Le aziende alluvionate che svolgevano la propria attività in sedi in affitto e hanno subito danni ad arredi, macchinari e scorte, e che successivamente abbiano trasferito o dovuto trasferire la propria sede in altro luogo, pur restando nello stesso Comune, ad oggi possono chiedere il risarcimento solo nel caso in cui la delocalizzazione sia temporanea o nel caso in cui sia
necessario demolire l’immobile”.

“Nei giorni scorsi -ha aggiunto la consigliera dem- il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha anticipato che il governo ha trovato le coperture per risarcire i beni mobili danneggiati dall’alluvione e questa settimana è prevista l’approvazione del provvedimento in Consiglio dei ministri. Stando alle dichiarazioni, pare che ‘sarà stabilita una quota forfettaria per vano, con una quota maggiore per la cucina, essendo molto complicato determinare il valore preciso del mobilio e degli elettrodomestici perduti’. Alla luce di tutto ciò, la giunta vigili affinché le promesse siano mantenute e vi sia concreta evidenza di questo impegno”.

Al question time ha risposto il sottosegretario alla presidenza della giunta: “Sono tanti gli elementi di attenzione e problematicità che permangono, primo fra tutti bisogna capire quante risorse accompagneranno il provvedimento. Non conosciamo la dotazione che verrà stabilita per i beni mobili, né abbiamo contezza dei tempi e degli strumenti per l’erogazione dei rimborsi alle imprese col meccanismo del credito d’imposta. La misura è contenuta in una legge dello Stato, ma non ci sono né il decreto attuativo né l’accordo con le banche per i finanziamenti. Continueremo a essere pressanti affinché si dia corso a tutti questi impegni. Non è sufficiente fare annunci, serve che le risorse arrivino agli emiliano-romagnoli”.

Il Pd ha replicato: “Preoccupa che neanche il presidente della regione, che è vice commissario alla ricostruzione, sia stato messo al corrente dei tempi e dei modi con cui il governo pare darà finalmente il via a due provvedimenti strategici per la Romagna. Auspico che la dichiarazione del viceministro non sia l’ennesimo annuncio ma la volta buona per dare risposte a famiglie e imprese che ne hanno un assoluto bisogno”.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

Ambiente e territorio